Trento, mille persone in piazza contro il bypass ferroviario
Nuova partecipata manifestazione per le vie del centro storico ieri pomeriggio, 14 ottobre: nel mirino Rfi, Provincia e Comune, accusati di procedere senza i necessari accertamenti ambientali
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TRENTO. Una nuova e affollata manifestazione contro il bypass ferroviario si è tenuta ieri pomeriggio, 14 ottobre, a Trento. Circa mille persone di persone sono scese in piazza facendo nuovamente risuonare gli slogan contro la grande opera, contestata da diversi movimenti.
I manifestanti si sono riuniti in piazza General Cantore con diversi striscioni contro la circonvallazione, o riferimenti ai veleni delle aree inquinate di Trento nord, al centro dell'inchiesta della Procura di Trento, che su quelle aree destinate ad ospitare i tracciati del bypass ha aperto un fascicolo d'indagine con l'ipotesi di disastro ambientale.
L'opera prevede anche un tunnel a doppia canna sotto la Marzola, con imbocco progettato proprio a due passi dal luogo del ritrovo degli attivisti e dove sono già stati demoliti diversi edifici.
Nel corteo, che ha sfilato anche per le vie del centro storico, tamburi e cori contro il bypass, prima degli interventi di alcuni rappresentanti dei movimenti.
"La presenza degli inquinanti è enorme e per nulla sotto controllo, non c'è nessuna revisione del progetto in atto. Avanti tutta, con arroganza e mettendo a rischio avvelenamento Trento e le falda dell'Adige", dicono i comitati No-Tav, che contestano sia Rete ferroviaria italiana (Rfi) ma anche la Provincia e il Comune di Trento, accusati di non aver compiuto le necessarie verifiche ambientali e di non procedere a una modifica sostanziale del progetto della grande opera.