solidarietà

Trento, marcia della pace dedicata ai migranti: “tappe” nei luoghi simbolo dei richiedenti asilo in città

Per le vie della città la tradizionale iniziativa di Capodanno, nella Giornata mondiale della pace. Titolo “Cambiamo rotta!”

LE IMMAGINI: Tra i partecipanti il vescovo e il sindaco
 



TRENTO. È stata dedicata al dramma dei migranti la 56.ma Giornata mondiale della Pace del 1° gennaio a Trento. La tradizionale “Marcia della pace”, con oltre trecento persone presenti alla partenza, promossa dalla Diocesi nel cuore della città capoluogo, ha preso il via dallo slargo dinanzi al liceo da Vinci, in via Rosmini, in questa prima domenica dell’anno, per raggiungere i luoghi simbolo per il mondo dei richiedenti asilo con alcune testimonianze significative, fino alla messa conclusiva in cattedrale con l’arcivescovo Lauro Tisi.

“Cambiamo rotta!” è il titolo dell’iniziativa itinerante, eco della campagna di sensibilizzazione lanciata in Trentino nel 2021 per richiamare l’attenzione solidale sui profughi in cerca di un futuro in Europa, attraverso la “rotta balcanica”. Profughi per lo più respinti al confine tra Bosnia-Erzegovina e Croazia, in dispregio ai più elementari diritti umanitari. La campagna è stata promossa dalla Diocesi trentina con Acli/ Ipsia Trentino, Atas, Cnca Trentino, Movimento dei focolari, Forum Trentino per la pace e i diritti umani ed Osservatorio Balcani Caucaso.

Una sinergia che ha dato vita anche alla mostra allestita fino ad oggi a Torre Mirana, dal titolo “Finding Home”, che racconta, attraverso le immagini della fotografa documentarista friulana Chiara Fabbro proprio il dramma dei migranti sulla “rotta balcanica”. La mostra fotografica, non a caso, è stata una delle tappe in cui si è articolata la Marcia della Pace, che ha preso le mosse alle 16.30 dal Liceo Scientifico da Vinci – per la regia di don Cristiano Bettega, presenti l’arcivescovo Lauro Tisi, Fabio Pipinato per le Acli, il sindaco Franco ianeselli, l’assessora Chiara Maule, con la testimonianza di Alidad Shiri, afgano giunto in Alto Adige nel 2005 (dopo aver attraversato l’Italia nascosto sotto a un camion) e laureatosi in filosofia a Trento. Con lui gli studenti del Liceo, protagonisti di un percorso di educazione alla pace.

“Cambiamo rotta!”: a Trento la marcia della pace di Capodanno dedicata ai migranti

In trecento alla manifestazione del primo gennaio. “Tappe” nei luoghi simbolo dei richiedenti asilo in città (foto di Claudio Libera)

La Marcia della Pace ha previsto quindi una sosta a Casa Sant’Angela, in via Giusti, destinata dalla Diocesi all’accoglienza dei senza dimora, con la testimonianza di un operatore di Fondazione Comunità Solidale e di un Hope, un ex senza dimora ora impegnato in attività di accompagnamento e mediazione.

La terza tappa quindi al sottopasso ferroviario che collega via Madruzzo al Muse: testimone il pakistano Zeeshan, arrivato in Trentino dopo un drammatico percorso lungo la rotta balcanica, ora ricongiuntosi con la famiglia a Storo, dove ha pure trovato un lavoro stabile.

A Torre Mirana, sede della mostra Finding Home, la tappa successiva, con la testimonianza in videocollegamento di Silvia Maraone, coordinatrice di Ipsia al campo profughi di Lipa in Bosnia Erzegovina, a cui sono stati destinati finora gli oltre 40mila euro di fondi raccolti dalla campagna “Cambiamo rotta!”.

L’ultima tappa della Marcia della Pace in cattedrale, con Raffaele Crocco, direttore di Unimondo e del progetto “Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo”. Alle 19, sempre nelle navate del Duomo, la messa solenne presieduta dall’arcivescovo con diretta streaming sul canale YouTube della Diocesi e in Tv (Telepace Trento).

Sul tema migranti, domani 2 gennaio, a Rovereto interverrà in un incontro pubblico padre Alex Zanotelli insieme a Silvia Maraone, sempre in videocollegamento dal campo profughi di Lipa. L’appuntamento, dal titolo “Rotte balcaniche, migranti e diritti violati” è alle ore 18 nella sala Filarmonica di Corso Rosmini. C.L.













Scuola & Ricerca

In primo piano