COMMERCIO

Trento, le mele e i succhi in vendita self-service sulla strada

Il banchetto è in via Asiago. Un'iniziativa dell'azienda agricola di Alberto Dorigoni, ricercatore all'Istituto Agrario di S.Michele, e della moglie Chiara Brunelli: "Un piccolo gesto di rispetto. Si fa anche in Nord Europa e in Alto Adige. Nessuno ha rubato il “porcellino”, anzi, quasi tutti hanno conferito il denaro corretto"



TRENTO. Sulla strada un banchetto con le mele in vendita e la scritta "self service". Accade in via Asiago, dove una rivendita espone sacchetti di mele e bottiglie di succo che possono essere prelevati dagli acquirenti senza nessun “operatore umano” che controlli. I clienti devo lasciare il denaro in un salvadanaio a forma di porcellino, nemmeno legato.

E in un mese dall’avvio non si sono registrati furti o atti irrispettosi verso questa insolita modalità commerciale. L'iniziativa dell'azienda agricola dei coniugi Alberto Dorigoni e Chiara Brunelli, lui ricercatore all'Istituto Agrario di S.Michele, vuole dare un messaggio di fiducia: l'essere umano è migliore di quanto pensiamo.

«Vogliamo dimostrare che è possibile stimolare la parte migliore che sta in ognuno di noi attraverso piccoli gesti di rispetto - spiega Dorigoni - dal 10 dicembre sono stati tanti i clienti e nessuno ha rubato il “porcellino”, anzi, quasi tutti hanno conferito il denaro corretto».

Dorigoni sottolinea come questa iniziativa non sia inedita: «È una pratica piuttosto frequente in Nord Europa e se ne trovano esempi anche in Alto Adige». Ci sono alcuni aspetti burocratici da sistemare, come il fatto che la compravendita avvenga senza l'emissione di uno scontrino, a causa dell'assenza fisica di un operatore.













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