Trento, l'appello di Zampa Trentina e la storia a lieto fine di Lea
La cagnolina era costretta a seguire i questuanti in città. I volontari avevano convinto i proprietari a cederla ed ora ha trovato una famiglia perfetta. Ma per un cane che si salva, ci sono altri nuovi cuccioli a fianco di chi chiede l’elemosina
TRENTO. Suo malgrado, Lea, era diventata la protagonista di foto, video ed appelli che hanno animato i giorni natalizi. Le era una cucciolona costretta a seguire i questuanti in città mogia, spaventata, a disagio e quasi sempre immobile: non era certo questo il modo col quale un cucciolo dovrebbe rapportarsi con gli umani.
La sua storia l’avevamo raccontata in due occasioni. La prima rilanciando l’appello di Zampa Trentina che documentava la sua condizione. La seconda quando le volontarie ci hanno raccontato che erano state contattate dal questuanti che si era dichiarato disponibile a cederla per 700 euro. Ne nacque una trattativa che facilitata dall'impellente bisogno di disfarsene ha portato ad una cessione gratuita.
“Trovare uno stallo non è stato facile, ma la nostra volontaria Silvana è riuscita a trovare due ottimi stallanti, Rita e Saverio, presso cui Lea è rimasta un paio di settimane. Finalmente lì ha conosciuto l'amore di una casa e le attenzioni che meritava. E, se non bastasse, due ragazzi meravigliosi, Stefania e Florin, si sono offerti di andare a portarla a spasso. Tutti ci descrivevano una Lea eccezionale, in
casa e fuori, una cagnolina gioiosa che sapeva apprezzare la nuova vita, la vera vita. Alla fine è arrivata anche l'adozione perfetta per lei. Manuela e Marco subito si sono innamorati di questa bella pastorina e da qualche settimana Lea ha la sua famiglia che adora e da cui è adorata”.
Storia finita? Purtroppo no perché sono arrivati altri questuanti con altri cani e tutto è ricominciato daccapo. L’appello di Zampa Trentina: “ Neanche il tempo di gioire per Lea che in questi giorni ci sono arrivate nuove segnalazioni. Sempre loro, sono tornati e hanno dei nuovi compagni di vita. Un paio li abbiamo già visti, ma sembra ci sia anche qualche nuovo cucciolo. Noi diciamo basta, basta farsi prendere in giro con la storiella dei compagni di vita, basta con questo traffico di cani che arrivano e spariscono, basta allo sfruttamento degli animali. Non date soldi a chi vi prende in giro, di quei soldi neanche un centesimo verrà speso per i cani. Cappottini, guinzagli, copertine, visite veterinarie non sono mai pagati da loro. Rinnoviamo l'invito ai gestori delle attività commerciali ad allontanare i mendicanti con animali (non è così che li si aiuta, non è così che si dà una bella immagine del proprio esercizio commerciale). Al sindaco Franco Ianeselli, a tutto il Consiglio Comunale e alla politica in generale, chiediamo con forza di approfondire il fenomeno, qui non si tratta di carità cristiana e solidarietà umana, qui si sta assecondando e legittimando uno sfruttamento e, lasciatecelo dire, ci si sta facendo prendere in giro.
Per il timore di passare per insensibili e indifferenti all'altrui disagio sociale o per la paura di prendere una decisione drastica, si resta immobili emanando qualche norma totalmente inutile che alla fine va proprio a legittimare ciò che dovrebbe essere vietato. E se ci ispirassimo al regolamento comunale di Verona? Qui vige il divieto di accattonaggio con animali, senza se e senza ma, pena la confisca del cane".