Trento, Kessler: «In consiglio provinciale più lavoro e più leggi»
Il presidente dell'Aula, Giovanni Kessler, dimissionario dalla carica dopo la nomina alla direzione generale dell'Olaf, l'ufficio europeo anti-frode, ha presentato il rapporto sull'attività del Consiglio del 2010
TRENTO. «Il Consiglio della Provincia autonoma di Trento nel 2010 ha lavorato più del passato in numero di giorni, sedute e ore, fatto leggermente più leggi, ma non troppe - e il contrario nemmeno sarebbe a mio avviso un buon segno - ed è costato meno». Così il presidente dell'Aula, Giovanni Kessler, dimissionario dalla carica dopo la nomina a metà dicembre alla direzione generale dell'Olaf, l'ufficio europeo anti-frode, ha presentato a Trento il rapporto sull'attività del Consiglio del 2010. Kessler, ha sottolineato come quello del Trentino sia il primo Consiglio in Italia a presentare il resoconto annuale. Ha evidenziato inoltre come le leggi approvate «siano anche particolarmente significative», citando come esempi la riforma del sistema sanitario (di competenza provinciale, vista l'Autonomia del Trentino, ndr), insieme a temi quali la modifica del testo unico sull'ambiente, il recepimento della cosiddetta Riforma Brunetta, la legge che impedisce la somministrazione di bevande alcoliche a minori di 18 anni e non solo di 16 anni, la nuova disciplina sulle nomine provinciali, infine le discussioni e i provvedimenti presi sul presunto inquinamento delle acciaierie a Borgo Valsugana, tema di un'inchiesta. Ha detto inoltre la volontà di trasparenza, espressa ad esempio nell'uso del voto elettronico e nelle 1.345 rilevazioni di presenza effettuate tramite questo parametro sui singoli consiglieri nel 2010, con presenze e assenze rese pubbliche anche sul sito istituzionale. Il presidente del Consiglio provinciale di Trento, nella sua presentazione del resoconto sull'attività del 2010, ha affermato anche che la diminuzione dei costi non ha penalizzato la qualità. «Pensiamo di averla mantenuta - ha detto - nei servizi offerti dall'aula ai consiglieri, col lavoro del personale protratto fino a ore più tarde. Il Consiglio è stato il luogo di alcune scelte fondamentali per la comunità trentina, come dev'essere - ha evidenziato poi Kessler - non solo con proposte d'iniziativa consiliare, ma in qualche modo anche con decisioni talvolta imposte alla Giunta. Perchè il Consiglio è luogo di confronto, di mediazione e decisione sugli interessi, sul futuro e la gestione della comunità, capace per questo meccanismo di revisione tecnica e discussione politica sia dei gruppi di maggioranza che di opposizione di migliorare il testo di partenza». La rilevazione delle presenze, secondo quanto ha ribadito più volte Kessler, «è un elemento di trasparenza che il Consiglio si era proposto e ha attuato, certamente più significativo del prendere le presenze alle 10 del mattino, all'apertura dell'aula, senza sapere se i consiglieri si erano poi assentati subito dopo o se invece erano presenti, ma magari in ritardo di pochi minuti all'arrivo. La rilevazione al momento del voto, per quanto discutibile come ogni parametro, è di certo più significativa, essendo questo un momento fondamentale della vita dell'Aula».