Trento, il progetto in due mosse per rilanciare le imprese
Accordo tra Comune Cassa di Trento, Confidi e Cooperfidi. Finanziamenti a fondo perduto e mutui agevolati. Obiettivo: favorire l'innovazione per rilanciare le attività e renderle più competitive (foto Claudio Libera)
TRENTO. La firma tra il sindaco Franco Ianeselli, il presidente della Cassa di Trento, banca della città, Giorgio Fracalossi, del vicepresidente di Confidi Mauro Paissan e del presidente di Cooperfidi Renzo Cescato, ha suggellato l’accordo per favorire l'innovazione per rilanciare le attività e renderle più competitive, con l’obiettivo di favorire l'innovazione per rilanciare le attività e renderle più competitive.
Come hanno illustrato gli attori di questa iniziativa che si inserisce nel solco di quelle attuate per la ripartenza, con la resilienza 4.0 come ha tenuto a sottolineare il sindaco, il progetto per il sostegno alle imprese si svilupperà in due mosse: la prima prevede il finanziamento a fondo perduto da parte del Comune per l’ammodernamento e la riqualificazione di attività economiche, artigiane o commerciali.
La seconda mossa invece riguarda l’erogazione da parte della Cassa di Trento di finanziamenti agevolati in tempi brevi, con procedure semplificate e zero spese di istruttoria, che vengono rimborsate dal Comune di Trento.
Oggi, con la firma dell'accordo “Sostegno alle imprese di Trento” tra Comune, Cassa di Trento, Confidi Trentino Imprese e Cooperfidi, si sono definiti i dettagli della seconda parte del progetto, quello riguardante i mutui a tasso agevolato. Per il bando che regolerà l'assegnazione dei contributi a fondo perduto bisognerà invece attendere ancora qualche settimana. Poi si potrà procedere con le domande di contributo, fino a esaurimento del fondo stanziato dal Comune che ammonta a 700 mila euro.
Prima della firma della convenzione il sindaco Franco Ianeselli ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra che è alla base di questa iniziativa: “È un’alleanza che si inserisce nel più ampio quadro di interventi che il Comune sta mettendo in campo per sostenere la capacità di ripresa della nostra comunità. Lo scopo è favorire la rimessa in moto di quelle imprese che più hanno sofferto la crisi della pandemia, le cosiddette imprese fronte strada, elemento fondamentale nella vita della città.”
Assieme al presidente della Cassa di Trento, Giorgio Fracalossi, al vicepresidente di Confidi, Mauro Paissan ed al presidente di Cooperfidi, Renzo Cescato, ha poi auspicato che l’accordo possa essere allargato ad altri soggetti, sia pubbliche amministrazioni che istituti bancari, per allargare sul territorio una sinergia operativa necessaria per la ripresa.
Il bando contributi a fondo perduto per le microimprese – o negozi di vicinato, fronte strada, un centonaio al massimo secondo il sindaco - ha l’obiettivo di aiutare la ripartenza dell’economia cittadina e l’avvio di nuove attività con il sostegno agli investimenti promuovendo qualità, innovazione, attenzione all’ambiente, con un importo stanziato, nell’assestamento di bilancio, di 700.000 euro.
Il bando sostiene spese di ammodernamento, riqualificazione, innovazione di prodotto e processo, digitalizzazione, aggiornamento delle dotazioni informatiche, acquisto macchinari ed attrezzature, Parte dei fondi saranno destinati alla riqualificazione acustica dei locali.
La spesa ammessa per investimenti va dai 15 ai 20.000 euro, con una cifra minima di 5.000. Il contributo del Comune coprirà dal 60 al 70% della spesa ammessa, Per le imprese che ricorreranno al credito alla Cassa Rurale di Trento, il bando sostiene il 100% (1.000 euro) delle spese d’istruttoria.
L'accordo tra Comune, Cassa di Trento, Confidi e Cooperfidi mira a un rilancio delle attività economiche penalizzate dai lunghi periodi di chiusura o di ridotta attività. In particolare, i destinatari sono le microimprese
che hanno ottenuto il contributo a fondo perduto da parte del Comune di Trento. L'obiettivo generale è dunque quello di favorire il miglioramento della qualità dei servizi e l'innovazione sia tecnologica che ambientale. Non si tratta dunque di uno strumento per coprire mancati guadagni delle imprese, ma di un incentivo a rilanciare le attività economiche attraverso interventi concreti in grado di renderle più competitive così da ricostruire la fiducia nel futuro e nelle potenzialità della città.
Impegni. La Cassa di Trento si impegna a dare gratuitamente alle imprese la consulenza e l’assistenza necessarie per strutturare una domanda di affidamento. Inoltre la Cassa di Trento applicherà un tasso di interesse agevolato e darà priorità alle richieste di affidamento che rientrano nell'accordo: nello specifico, si impegna a definire l’esito della richiesta entro 10 giorni lavorativi dal momento della produzione completa della documentazione necessaria.
Il Comune di Trento, ad integrazione delle proprie misure di sostegno e riqualificazione delle attività economiche, si impegna, per ciascun finanziamento e nel limite di una singola operazione per soggetto richiedente, a riconoscere alle imprese il rimborso delle spese di acquisizione garanzie di Confidi Trentino Impresa o di Cooperfidi. Il rimborso potrà avvenire nella misura massima di mille euro, con i tempi e le modalità connessi alla liquidazione del contributo da parte del Comune di Trento.
Infine Confidi Trentino Imprese e Cooperfidi si impegnano a definire l’esito della richiesta entro 10 giorni lavorativi dal momento della produzione completa della documentazione necessaria.
Finanziamenti. I finanziamenti saranno erogati sotto forma di “mutuo” con rata mensile o trimestrale e potranno avere un importo minimo pari a 5 mila euro ed un importo massimo pari a 50 mila euro. La durata minima del finanziamento è di 2 anni, la durata massima è di 6 anni. Per i mutui di durata superiore ai 2 anni, è possibile applicare un periodo di preammortamento di durata massima pari a 2 anni. Durante il periodo di preammortamento la rata comprenderà la sola quota interessi e verrà addebitata con la stessa periodicità, mensile o trimestrale, scelta per l’ammortamento.
Durata. L'accordo scade il 31 dicembre 2021, data entro la quale devono essere presentate le domande di finanziamento. I mutui ammessi possono essere stipulati entro e non oltre il 31 marzo 2022. Le parti hanno la facoltà di estendere l'accordo ad ulteriori soggetti, siano essi istituti di credito o amministrazioni comunali. (C.L.)