Trento, il graffitaro seriale prende di mira anche il convento delle Orsoline
Era stato ridipinto pochi giorni fa dai tecnici del Comune
TRENTO. Non concedono tregua il delirio di onnipotenza e la smania di protagonismo dell'ignoto untore graffitaro che sigla i suoi "lavori" come Siner.
Non contento di aver deturpato muri di case più o meno antiche, totem dei parcometri, cassonetti delle immondizie, saracinesce di negozi, vetrine degli stessi ed aver "affrescato" la facciata ovest del Punto d'Incontro di don Dante Clauser in via del Travai, nella notte scorsa ha dipinto, deturpandolo, il muro perimetrale del convento delle Orsoline di via Rosmini. Che era stato ridipinto pochi giorni fa dai tecnici del Noi, Nucleo operativo interservizi del Comune di Trento.
Che interviene con decine di migliaia di euro l'anno per cancellare (gratuitamente per i proprietari delle abitazioni) le scritte che proliferano in città e deturpano l'immagine che dà a chi la vive o la viene a visitare. E sicuramente l'ignoto non è un supertifoso dello Jannik nazionale (Sinner, tra l'altro) che sta scalando la classifica dell'Indian Wells 2022. Che se lo trovasse lo prenderebbe a racchettate! C.L.