Trento, il Consiglio provinciale boccia la commissione d’inchiesta sul Not
Fugatti: «attendiamo l’esito delle vicende giudiziarie prima di assumere decisioni non reversibili»
TRENTO. Il Not, il nuovo ospedale trentino, è stato al centro del dibattito questa mattina (8 settembre) in consiglio provinciale a Trento.
La vicenda del del Not, ha detto il presidente della Giunta Maurizio Fugatti, trova la Giunta erede di un percorso complesso, intricato e non ancora concluso.
Il susseguirsi di ricorsi, il continuo rinvio dell’inizio dei lavori hanno costretto a rivalutare le mutate esigenze sanitarie per poter dare alla popolazione il miglior progetto possibile, pur rimanendo all’interno del quadro normativo e per quanto questo lo consenta, posto che in linea di massima il promotore prescelto dovrà accettare le modifiche che l’amministrazione disporrà in sede di approvazione del progetto.
L’impresa Pizzarotti, ha ricordato, i cui tecnici hanno presentato il dossier di cui alle cronache di questi giorni, ha presentato l’ennesimo ricorso, e questa volta innanzi alla Cassazione, contro la sentenza del Consiglio di Stato.
Un iter giudiziario in corso, anche se non è stata chiesta la sospensione della sentenza, e quindi non ostacola l’iter tecnico per arrivare quanto prima al via dei lavori.
Questo ulteriore incidente processuale, ha detto ancora il presidente, è però la prova ulteriore delle difficoltà che la Giunta deve affrontare per dare al Trentino il nuovo ospedale.
Governo provinciale che respinge nella maniera più ferma e risoluta le gravissime, calunniose e diffamatorie affermazioni rivolte da qualcuno contro i funzionari dell’amministrazione per cui, oltre ai singoli coinvolti, anche la Pat si riserva di tutelarsi delle sedi opportune.
Infine, il presidente della Giunta, ha affermato che si ritiene di attendere l’esito delle vicende giudiziarie prima di assumere decisioni non reversibili.
Bocciata, con 20 no, 8 sì e 2 astenuti, la risoluzione di Onda Civica che chiedeva l’istituzione di una commissione d’ indagine sul Not. L’esponente del gruppo di opposizione ha ricordato che la sua interrogazione è stata oscurata, fatto che dimostra che le informazioni non vengono date e una commissione potrebbe servire a fare chiarezza. Un no quello della Giunta, ha concluso, che viene dopo che ieri è stata concessa una proroga di un anno alla commissione sull’affido dei minori.
Bocciata anche la risoluzione del Pd che chiedeva un confronto con il Consiglio sanitario, gli ordini professionali della sanità e l’Apss prima di modificare il progetto.