Trento, ecco i compensi dei manager provinciali
Il più ricco è Longano (Trentino network) con 132 mila euro
TRENTO. Rivoluzione sul podio dei manager pubblici più pagati. Sul gradino più alto rimane saldo Stefano Longano, consigliere delegato di Trentino Network con 132 mila euro. Dietro di lui qualche sorpresa: Vanni Ceola (presidente di Trentino Trasporti e storicamente sempre ai primi posti quanto a busta paga) viene scalzato da Diego Laner (103 mila euro), consigliere delegato di Trentino Sviluppo la cui busta paga, l’anno scorso, fu molto meno generosa: 21 mila euro. Al terzo posto resiste il sempre presente Rudi Oss (101 mila euro), avvocato vicino al Patt che guida Tecnofin trentina.
Rispetto al 2008 (e salvo qualche eccezzione) gli stipendi di presidenti, consiglieri e manager pubblici delle società partecipate dalla Provincia nel 2009 hanno fatto segnare un generale rialzo. Claudio Bortolotti, dirigente provinciale in pensione e presidente di Patrimonio del Trentino spa è passato da 37 a 50 mila euro; Ivano Dalmonego (anch’egli pensionato ma “riassunto” da Dellai con un contratto esterno) vede aumentare da 43 a 45 mila euro il suo compenso per la presidenza di Informatica trentina. Segno più anche per lo stipendio di Pier Renato Maschio di Interbrennero spa (da 73 a 74 mila euro)
Il salto in avanti più evidente lo fa segnare proprio il capofila, quello Stefano Longano chiamato dalla Provincia a gestire lo sviluppo della banda larga e che nel 2008, da semplice consigliere, aveva percepito “appena” 23 mila euro, salvo passare a 132 mila nel 2009 nella veste di consigliere delegato.
Tra i «top manager» quello che subisce il taglio maggiore è Vanni Ceola dopo la ristrutturazione di Trentino Trasporti, divisa in due. L’avvocato “sempreverde” scende da 112 mila euro a 93 mila. Di tutto rispetto (ma in calo rispetto al 2008) l’indennità liquidata ad un «grande vecchio» della politica»: 60 mila euro a Pierluigi Angeli, vice-presidente dell’aeroporto Catullo