Trento: computer ko, giustizia a rischio
Anche a Trento magistrati preoccupati: «C'è il pericolo di un blocco totale»
TRENTO. In queste ore anche la giusitizia Trentina trema. Il blocco dell'assistenza informatica agli uffici giudiziari, infatti, incombe come una spada di Damocle anche sul Palazzo di Giustizia del capoluogo e il timore che l'intera macchina giudiziaria s'inceppi sembra tutt'altro che infondato. «C'è solo da augurarsi che sia una situazione temporanea - commenta il sostituto procuratore Pasquale Profiti, presidente dell'Anm della regione - e che si trovi una rapida soluzione al problema.
Innanzitutto va detto che l'assistenza informatica che il Governo ha deciso di "tagliare" non è quella che interessa l'hardware (che in Trentino Alto Adige è fornito dalla Regione) né i programmi istallati anche sui computer delle nostre case. No, l'assistenza è quella garantita a software specifici e indispensabili in un apparato ormai completamente informatizzato. Un servizio affidato a ditte esterne che il Ministero delle Finanze e dell'Economia ha deciso di non finanziare più, tangliando i fondi destinati al Ministero della Giustizia: mancano i soldi. «Il programma del ministero - spiega il giudice Carlo Ancona - ha bisogno di essere continuamente "adattato" alla procedura penale e a norme in continua evoluzione. Un imputato unico per due reati, per esempio, può patteggiare per uno e decidere di andare a dibattimento per un altro. Beh, il programma non prevede questa possibilità e quindi è indispensabile che i tecnici intervengano per adattare i software. Nel momento in cui questo non accadrà, il Registro Generale informatico non potrà essere aggiornato, causando il blocco dell'intero sistema». Nel cosidetto "Rege", infatti, viene registrato l'intero iter di ogni procedimento penale, ogni informazione, dalla notizia di reato alle udienze. Impossibile pensare di tornare ai registri cartacei, anche perché i numeri attuali non lo permetterebbero.
«I fascicoli contro noti - rivela il pm Profiti - sono ben 9 mila mentre quelli contro ignoti addirittura 30 mila. Impossibile pensare di rinunciare al sistema informatico. Di solito, Trento è una realtà che riesce a far fronte ai problemi meglio di altre, ma in questo caso il discorso è diverso. Questa volta il problema è enorme e senza sistema non si va avanti. L'Anm del Trentino Alto Adige non ha preso posizione perché si tratta di una questione nazionale, ma stiamo seguendo con attenzione la situazione». In serata sono arrivate le assicurazioni del ministro Alfano, che ha rivelato d'aver sottoscritto le variazioni di bilancio necessarie per ottenere questo risultato. Mancava ancora, però, la firma di Tremonti.
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