DEGRADO IN CENTRO

Trento: clandestini occupano le scuderie del Buonconsiglio, ex sede della questura

L'edificio di piazza Mostra, di fronte al castello simbolo della città, è abbandonato da quattro anni in attesa che la Provincia lo trasformi in museo



TRENTO. La polizia ha lasciato ufficialmente l’edificio di piazza Mostra nel dicembre 2006 e in attesa che la Provincia - che ne è la proprietaria - inizi i lavori per trasformarlo in un museo archeologico, sono i clandestini ad utilizzare le sale delle ex scuderie del Buonconsiglio.
 Le segnalazioni sono arrivate dai cittadini che hanno visto entrare ed uscire diverse persone dallo stabile abbandonato che si è trasformato nel rifugio per senza fissa dimora più centrale della città.
 Praticamente nel salotto di Trento, dunque, un nuovo dormitorio abusivo. Difficile dire quante persone vi passino la notte ma i segni dei passaggi delle persone sono chiari all’interno della struttura che fino a poco più di tre anni fa ospitava i vari uffici della polizia e che i clandestini conoscevano come il luogo dove venivano portati quando venivano beccati senza permesso di soggiorno. Quindi da luogo anticamera spesso del carcere a stanze dove trovare rifugio durante la notte.
 Dove una volta c’erano scrivanie, computer e anche l’alloggio del questore, adesso si trova immondizia, resti di cibo, coperte buttate in qualche angolo. Dopo le segnalazioni dei cittadini si è cercato di limitare i danni murando la porta e la finestra dell’alloggio che da sua via dei Ventuno. Nel giardinetto davanti a quello che era l’alloggio di servizio c’è ancora adesso una bicicletta abbandonata, lasciata forse da uno degli abitanti abusivi della questura. Questa, a quanto pare, era l’entrata più comoda per l’edificio abbandonato ma ora è, come detto impraticabile. L’accesso da via San Marco è praticamente impossibile: troppo alte le finestre.
 E poi c’è il grande portone di legno di piazza Mostra. Ieri era chiuso emerticamente ma c’è anche chi dice di averlo trovato aperto. Già il cortile interno racconta il tempo che è passato. Dove una volta c’era una via vai continuo di persone e di poliziotti, adesso crescono erbacce che hanno vinto la resistenza dei cubetti di porfido. E poi mucchi di immondizia che quasi coprono i vetri del piano terra che sono stati in gran parte infranti.
 Tutto questo in attesa dell’intervento che dovrebbe portare in piazza Mostra i pezzi archeologici più importanti della provincia. Un progetto che era dato per certo dalla Provincia nel 2007 (quando c’era stato il via libera dei Beni Culturali) ma sul quale qualche mese fa Panizza aveva frenato













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