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Trento avrà una «casa per i rider», approvata la mozione in consiglio

Sarà un luogo di sosta e incontro, con punto di ricarica e officina. Il via libera nei giorni del pestaggio di un lavoratore a Rovereto



TRENTO. E’ di sabato 21 gennaio la notizia del pestaggio di un rider a Rovereto, aggredito da un automobilista in via Mazzini.  Un episodio che ha sollevato sconcerto in città. 

Nei giorni scorsi il consiglio comunale di Trento ha approvato una mozione in cui si dà il via alla realizzazione di una “casa dei rider” che possa essere luogo di sosta e di incontro, di ricarica telefonica o del mezzo, di officina minima e informazione. Si farà anche uno studio che raccolga i numeri, le criticità, i bisogni, le possibili alternative, così da poter successivamente valutare iniziative coerenti alla realtà della città. «Mettersi in ascolto delle varie componenti della propria comunità sta alla base del far Politica. Farlo nei confronti delle parti più marginali e senza voce è un ulteriore valore aggiunto», ricorda Federico Zappini, consigliere comunale capogruppo di Futura che ha promosso la mozione.

La "contrattazione con l’algoritmo", l’ha definita il sindaco Franco Ianeselli nel suo intervento in aula, riguarda oggi (fonte Inapp) più di mezzo milione di lavoratori e lavoratrici, di cui buona parte (ca. 275mila) riconoscono nell’economia di piattaforma la propria occupazione principale. Non lavoretti quindi, non riempitivi o ricerca di un reddito integrativo. «Un frangente di forza lavoro che risulta invisibile ai più e che necessita di interventi specifici», sottolinea ancora Zappini.

E sono numerosi gli infortuni, anche gravi, che coinvolgono i ciclofattorini. Emblematico quello avvenuto il 2 ottobre 2022, quando Sebastian Galassi, rider di 26 anni che viene investito e ucciso da un suv a Firenze mentre con il suo motorino lavorava per una nota azienda di food delivery. Il giorno dopo quella stessa piattaforma invia al suo collaboratore (a quel punto già morto) un asciutto messaggio digitale che gli comunica la sospensione del rapporto.

 

 













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