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Trento, al parco di Melta si trasferisce il tempio degli amanti del pesce

I gestori dell’Happy Hour di via Perini hanno vinto il bando del Comune per la gestione del bar ristorante davanti al laghetto: «Punteremo sulla qualità del cibo e la buona musica»


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Da dieci anni il suo Happy Hour di via Perini è diventato il punto di riferimento degli amanti del pesce a Trento. Adesso Franco Ferraro ha accettato una sfida più grande. Insieme al figlio Fabio e a un socio, Denis Rettondini, ha vinto il bando di gara del Comune e gestirà il ristorante bar del nuovo parco di Melta. Una struttura da cento posti a sedere, quando sarà completata, che si affaccia su un vero e proprio gioiello. Il bar aprirà all’inizio dell’estate, mentre per il ristorante si dovrà attendere fino a metà luglio. Ma a quanto pare, ne varrà la pena. Ferraro, infatti, ha grandi progetti e il nuovo ristorante, che si chiamerà «L’Anfora» proprio per evocare il legame con il mare e i piatti di pesce, si preannuncia come un locale che si farà ricordare. In questo modo il Comune riuscirà a vivacizzare e animare uno dei più bei parchi della città.

Dopo l’apertura del bar alla palazzina Liberty di piazza Dante, questa è seconda esperienza di questo tipo nel giro di poche settimane. A dimostrazione di come l’amministrazione comunale abbia capito che gli spazi comuni vanno resi vivi, vanno frequentati dalle famiglie, dai bambini, dai giovani per evitare che cadano preda della microcriminalità. Da questa consapevolezza sono nati bandi per la palazzina Liberty e per la nuova moderna struttura del parco di Melta.

Si tratta di una struttura molto bella che si affaccia sul laghetto. Ferraro ha grandi progetti: «Il contratto di affitto ha una lunghezza di 12 anni. Sono già iniziati i lavori e contiamo di aprire il bar entro un mese. Per il ristorante ci vorrà un po’ di più. Abbiamo molte idee. L’obiettivo è quello di puntare molto sulla qualità. Il ristorante sarà sempre essenzialmente di pesce, ma introdurremo anche alcuni piatti di carne. Per il momento, ci sono circa 70 coperti, ma quando chiuderemo la veranda con dei vetri, i posti a sedere arriveranno a 100. Così assumeremo 4 o 5 persone. Non ci limiteremo al ristorante. Organizzeremo eventi, ci sarà musica quasi tutte le sere. Sulla terrazza ci sarà l’apericena. Sarà una serata diversa, molto affascinante, con la vista sul parco e il laghetto. Poi faremo serate a tema, dedicate a vini del territorio, al Trento doc e così via».

Ma la lista dei progetti non si ferma qui. Ferraro spiega che il nuovo locale sarà un punto di riferimento di alta qualità: «D’estate saremo aperti sette giorni su sette. L’apertura sarà alle 9 di mattina e saremo aperti fino a mezzanotte di norma. Se ci saranno serate a tema andremo anche oltre. Faremo quasi tutto in casa, dal pane alla pasta per arrivare ai dolci. Per quanto riguarda i gelati ci rivolgeremo invece a un artigiano. Avremo anche due carrettini per vedere gelati e granite in tutto il parco». Insomma, la sfida è lanciata.













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