TRENTO. Strano ma forse non poi così tanto, visto il proliferare di ricerche tecnologiche e finanziamenti alle startup, la Provincia di Trento sembra essersi scoperta terra di inventori. Stando ai dati elaborati da Senaf grazie alla collaborazione con l’Ufficio italiano brevetti e marchi, nella classifica provvisoria del 2013 si è registrato un picco di invenzioni di trentini: ben 69, contro le 50 di Bolzano. Sempre secondo i dati, che verranno presentati in occasione del Salone della Proprietà industriale di Parma, la regione si colloca all’undicesimo posto nella classifica nazionale, con un incredibile aumento del 40% di invenzioni registrate rispetto al 2012. Ma cosa costruiscono i trentini nei loro garage o nei laboratori supertecnologici delle aziende più all’avanguardia? Fra le invenzioni citate, uno «scarpone da sci alpino o scialpinismo» depositato dal rinomato marchio La Sportiva, che potrebbe diventare il nuovo accessorio di punta della nuova stagione sciistica invernale, magari corredato da un nuovo «dispositivo di allacciatura per calzature», sempre registrato da La Sportiva. Altre suonano strane, invece, come del resto ci si aspetta sia un’invenzione: è il caso della «striscia led con collegamento usb», inventata da un cittadino di Arco e di un non meglio spiegato “ù«apparecchio e metodo di traduzione simultanea», frutto della mente di un trentino ma depositata a nome di una società veneta. In Vallagarina si nasconde anche una trentina con il pallino dell’informatica, che ha depositato il progetto per una futuristica «agenda elettronica multischermo». Non mancano nemmeno nuove lozioni, come una «lozione per il trattamento della cura dell’alopecia areata», nata dagli esperimenti di una trentina di Taio, e ricette segrete, come la «preparazione alimentare a base di funghi». Nonostante l’eccentricità sulla carta di alcune idee, si tratta un segnale molto positivo per la Provincia: invenzione significa innovazione e sviluppo, tutte parole che indicano una ripresa. (gi.me.)