Trentino, in un anno 400 piccoli terremoti
Movimenti “fisiologici” della crosta terrestre. Quelli più energici, avvertiti anche dalle persone, sono una minima parte
Il Trentino, come tutto il resto d’Italia, è un territorio sismico. E infatti, in un anno, vengono rilevate circa 400 scosse nel nostro territorio. Ma l’indice di pericolosità è molto basso, in bianco e azzurro sulle cartine, premette Massimo di Bona dall’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia di Roma. I tre eventi tellurici (19 settembre, 14 ottobre e 21 ottobre) vengono classificati dagli esperti come «scricchiolii». Eventi poco significativi, dal punto di vista statistico. Sono micro-fratture nella crosta terrestre. Non nascondono imminenti eventi più robusti. Se uno entra nel sito dell’Invg, nei grafici giornalieri può notare lo sciame di scosse: ad esempio, in questo periodo, sui monti Reatini gli strumenti ne rilevano ogni ora. La gente non li avverte nemmeno, perché la magnitudo resta sotto il 2,5.
Nell’alta Italia non esistono vulcani. Di conseguenza, anche il monte Baldo non lo è e non lo è mai stato, come racconta qualche credenza popolare. «Il Baldo è un monte longitudinale, non conico, non ha alcuna caratteristica tipica dei vulcani, come Stromboli o il Vesuvio», rincuora l’ingegner Gianfranco Cesarini Sforza del servizio protezione civile della Provincia. I vulcani si formano solo ed esclusivamente nei punti di scontro fra la placca africana e quella euroasiatica. E il Trentino, come tutte le Alpi, è frutto della piegatura della crosta terrestre, non di frizioni fra le grandi placche.
Un terremoto non è come un temporale. Gli esperti non possono prevedere se ci saranno nuove scosse, sia nelle prossime ore, sia a lungo termine. «Di eventi ne registriamo tutti i giorni - conferma l’ingegner Andrea Franceschini del geologico della Provincia - la soglia di rilevabilità, si mette su magnitudo 2,5. Gli ultimi sono stati 2,8. Un attimo sopra la soglia». Normale attività. Quello di giovedì pomeriggio, ha avuto come epicentro a nord del comune di Brentonico, profondità 11 chilometri. Ed è stato avvertito nel Basso Sarca e nella Bassa Vallagarina.