Tre operazioni anti bracconaggio

Tre operazioni antibracconaggio contro attività illecite di caccia nei confronti del gallo forcello sono state effettuate in Trentino dal Corpo forestale



TRENTO. Tre operazioni antibracconaggio contro attività illecite di caccia nei confronti del gallo forcello sono state effettuate in Trentino dal Corpo forestale. Lo rende noto la Provincia precisando che la caccia a tale specie è consentita, ma in modo contingentato, considerato il particolare valore biologico.

In particolare, dopo vari appostamenti e indagini il personale della Stazione forestale di Pinzolo ha operato prima nella Riserva di caccia di Giustino-Massimeno dove ha scoperto che il gallo forcello abbattuto era nascosto nello zaino di un componente della squadra che, senza fucile, accompagnava i cacciatori nella battuta.

La seconda azione è stata condotta il nell'Azienda faunistica venatoria Spinale e anche la Forestale ha un cacciatore che portava legato in vita un giovane esemplare di gallo forcello. Infine il personale delle Stazioni forestali di Malé e di Rabbi, coadiuvato dal guardiacaccia di zona, nella riserva di Rabbi ha accertato l'illecito comportamento di un cacciatore esterno alla Riserva, con propri cani e fucile e che era in compagnia di un cacciatore del posto ma senza permesso
d'ospite.

La Stazione forestale di Trento ha inoltre sequestrato un capo di capriolo femmina appena ucciso nella riserva di caccia di Trento Est. Poiché il fatto è avvenuto in un giorno di silenzio venatorio il fatto è stato segnalato alla magistratura, così come alcune persone coinvolte, nei cui confronti sono tuttora in corso indagini.













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