Trapianti, in Trentino più trapiantati che donatori
I dati forniti dall'Azienda sanitaria in occasione della presentazione del 16° Euregio Tour
TRENTO. Persone trapiantate, medici e infermieri per sensibilizzare alla donazione di organi e per esprimere un ringraziamento ai donatori e ai loro familiari. Presentata a Trento, la 16ma edizione dell'Euregio Tour per il trapianto, manifestazione ciclistica di tre giorni, quest'anno vede un centinaio di iscritti, 48 dei quali hanno subito uno o più trapianti, provenienti da nove nazioni diverse.
I concorrenti percorreranno 333 chilometri partendo da Innsbruck, in Austria e passando per Brennero, Bressanone, Fiè allo Sciliar, Moena, Pergine Valsugana, Levico, Folgaria, Calliano, Rovereto per arrivare, il 26 giugno, ad Arco. I dati del Trentino in materia, forniti dall'azienda sanitaria, vedono nel 2015 16,8 donatori utilizzati per milione di popolazione, con prelievo e utilizzo di due cuori, sette fegati, più uno ceduto a Innsbruck, due polmoni, più due ceduti a Innsbruck, 14 reni, più quattro ceduti a Innsbruck, e un pancreas.
Quanto invece ai pazienti trentini trapiantati nello stesso anno sono stati 15 per i reni, 13 per il fegato, uno per il cuore, due per i polmoni. I trentini in lista d'attesa risultano 28 per il rene, 5 per il fegato, uno per il cuore, tre per il polmone e uno per il pancreas. Donare organi è «un atto di generosità - ha sottolineato il direttore generale dell'Azienda sanitaria del Trentino - che può ridare la qualità di vita alle persone che dopo un trapianto possono riprendere a fare una vita attiva. Sono orgoglioso di fare parte di una comunità che sostiene iniziative come quella dell'Euregio Tour, la manifestazione che promuove la cultura della donazione e l'attività sportiva come parte della terapia dei trapiantati».
«Lo scorso anno - ha spiegato Lucia Pilati, coordinatore trapianti - i prelievi d'organi in provincia di Trento sono stati pochi e ciò ha ovviamente comportato un minor numero di trapianti, perché pochi sono stati gli organi procurati. Nella rete nazionale però non vige il principio dell'autosufficienza, quindi i cittadini trentini sono stati trapiantati in base alla compatibilità immunologica e alla criticità della malattia. Le opposizioni al prelievo nel 2015 sono state due, valori tutto sommato buoni rispetto a quelli della media nazionale».
«E' però importante lavorare affinché le opposizioni si riducano ancora. Da alcuni mesi in Trentino è iniziata la campagna per la nuova modalità di raccolta delle dichiarazioni di volontà negli uffici anagrafe dei comuni. Con l'Aido si sta facendo un grosso lavoro di sensibilizzazione affinché i cittadini arrivino allo sportello anagrafe, quando la loro carta d'identità deve essere rinnovata, con le idee chiare in merito all'opportunità loro offerta e decidano di essere favorevoli alla donazione».
«Voglio ricordare che senza donazioni - ha evidenziato Mario Magnani, presidente dell'Aido del Trentino - non c'è trapianto. Questo è il messaggio che rivolgiamo a tutti i cittadini, invitandoli a esprimere la loro disponibilità alla donazione e la volontà a iscriversi nel registro dei donatori. Il percorso della manifestazione si snoda da Innsbruck, dove c'è un centro trapianti importante anche per il Trentino, fino ad Arco, il primo comune della nostra provincia che ha attivato la possibilità di esprimere il consenso in occasione del rinnovo della carta d'identità aderendo all'iniziativa sostenuta dalla Pat e dal consorzio dei Comuni».