Transacqua, riapprovata la lottizzazione
Dopo l’annullamento del Tar il sindaco Simoni ripresenta il documento che passa grazie a 2 voti giunti dall’opposizione
TRANSACQUA. Per la seconda volta i consiglieri di minoranza Liliana Cerqueni e Flavio Zortea sono andati in soccorso del sindaco Marino Simoni, rimasto senza maggioranza, nel riapprovare la delibera di adozione del piano di lottizzazione convenzionata in viale Piave e relativo alla nuova sede dei Supermercati Trentini. Quella delibera del giugno 2010 che era stata totalmente annullata dal Tar di Trento, con la conseguenza di invalidare tutto quanto realizzato finora e bloccare i lavori di completamento della struttura. A quel punto il sindaco Marino Simoni aveva dichiarato che avrebbe subito riapprovato la stessa delibera e sanato il tutto. Ma non aveva fatto i conti con il fatto che due dei suoi consiglieri di maggioranza, ormai ridotta a soli 8 elementi, erano incompatibili – e quindi restava senza maggioranza – poiché direttamente interessati ai lavori della struttura dei Supermercati Trentini. Da qui il travaglio di ben quattro mesi per venire a capo del rebus e la soluzione trovata lunedì con l’aiuto di due suoi ex consiglieri passati alla minoranza, gli stessi che anche in occasione della contrasta approvazione della cosiddetta “lottizzazione Debertolis”, con il loro voti avevano supplito quello di un consigliere della maggioranza che aveva dovuto assentarsi perché interessato alla delibera.
«Abbiamo sempre operato le nostre scelte – ha detto Flavio Zortea nella sua dichiarazione di voto – per il bene comune e la salvaguardia dei diritti di tutti i censiti, ovviamente nel rispetto delle leggi e dei regolamenti. In questi quattro mesi sono stati molteplici gli appelli rivolti da tutte le parti affinché noi potessimo svolgere un ruolo di mediazione e di supporto alla risoluzione della vicenda. E noi ci siamo sempre confrontati con tutti cercando di capire come poter operare nella maniera migliore per tutelare in particolare il nostro Comune».
Il gruppo di minoranza “Transacqua libera”, a cui si erano appellati perché esprimesse il proprio “senso di responsabilità” permettendo il passaggio della delibera, è stato chiaro: «Avevamo capito che la pressione sociale esercita su Zortea e Cerqueni avrebbe fatto il suo effetto – ha detto Roberto Pradel – i due consiglieri hanno salvato la maggioranza ricompattandosi con essa. Noi non avevamo dubbi che questo atto venisse approvato dalla maggioranza, poteva farlo anche da sola in una seconda o terza convocazione del consiglio. Abbiamo espresso voto contrario, facendo notare che il gran pasticcio doveva essere sanato dalla sola maggioranza, vera e unica responsabile di tutto quanto successo».
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