Tra "lei e lei" scoppia l’amore su Facebook, ma è una truffa
Finti nomi, addirittura false promesse di matrimonio e poi il raggiro sul social network
TRENTO. Sembrava amore, invece era una truffa. Potrebbe intitolarsi così, la vicenda che dal marzo al maggio del 2013 ha visto protagoniste due donne trentine e che conferma per l’ennesima volta quanto insidioso possa essere il mondo dei social network. Una delle due - 38 anni all’epoca dei fatti -, infatti, nascondendosi dietro un profilo falso di Facebook era riuscita a “raggirare” una ventitreenne, dando il via ad una vera e propria relazione sentimentale. Sembravano sentimenti autentici, con un fittissimo scambio di messaggi in chat e sms. C’era stata addirittura una proposta di matrimonio da parte della truffatrice che, però, nonostante le ripetute richieste d’incontro, era sempre riuscita ad evitare il faccia a faccia. Poi erano arrivate le richieste di denaro: 500 euro per aiutare un’amica in difficoltà (il cui nome era quello vero della truffatrice) poi altri 500 euro per pagare un delicato intervento al cervello. Tutto falso, ma il denaro era stato versato. A maggio del 2013, finalmente, la ragazza incontra la sua “amata”, che addirittura la ospita per qualche giorno a casa sua. Le basta poco per capire che la donna con cui aveva creduto di poter avviare un rapporto sentimentale non è quello che dice di essere: di qui la fuga precipitosa, la denuncia ai carabinieri e il rinvio a giudizio della trentottenne. Il processo, però, non si farà perché la vittima, che probabilmente è riuscita a recuperare il maltolto, ha ritirato la querela.