Torna (e si allarga) il "divieto di alcol"
La zona è quella di Santa Maria Maggiore: no alcol da asporto dalle 22 alle 7. Notte magica esclusa
TRENTO. Torna (e si allarga) il divieto di vendita serale e notturno per gli alcolici da asporto nella zona di Santa Maria Maggiore. A comunicarlo il Comune di Trento che spiega che "in accordo con la Questura e in sintonia con il percorso portato avanti dal Comitato Torre Vanga, a partire delle 22 di mercoledì prossimo – 8 giugno - in piazza Santa Maria Maggiore, vicolo Morosante, via San Giovanni, piazzetta 2 settembre 1943, via Prepositura, piazza Leonardo da Vinci, piazza della Portella, via Roma, via Torre Vanga, via Pozzo, via delle Orfane, vicolo Colico, piazzetta Lainez e via Cavour, in tutti i giorni della settimana - dalle 22 alle 7 del giorno successivo - è vietata la vendita per asporto o la cessione a terzi, a qualsiasi titolo, di bevande alcoliche e superalcoliche da parte di chiunque risulti autorizzato o legittimato alla vendita al dettaglio per asporto dei prodotti".
Quest'iniziativa si affianca alle numerose proposte culturali e di animazione di piazza Santa Maria Maggiore: da quelle appena intraprese in seno al festival dell'Economia, ai mercatini con le proposte eno-gastronomiche agli eventi delle imminenti Feste Vigiliane.
Prevista una deroga: potranno essere somministrate bevande alcoliche e superalcoliche esclusivamente all'interno dei pubblici esercizi autorizzati alla somministrazione di questi prodotti e nei relativi plateatici. E il divieto non si applica in occasione della “Magica Notte” delle Feste Vigiliane (notte tra il 18 ed il 19 giugno 2016).
Inoltre è possibile concedere specifica deroga, mediante permesso temporaneo di somministrazione, all'interno delle manifestazioni patrocinate dal Comune. L'ordinanza è efficace fino al giorno 31 agosto 2016 compreso.
L'inottemperanza al divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche contenuto nella presente ordinanza sarà perseguita con la sanzione amministrativa pecuniaria da € 250 ad € 1500, con ammissione al pagamento in misura ridotta entro 60 giorni dalla contestazione.