Top manager trentini, nessuno rischia i tagli

Stipendi elevati, ma non ci sono casi Moretti-Ferrovie. Il più pagato è Luciano Flor dirigente dell’Azienda sanitaria, davanti a Duiella, Facchin, Ramus e Aida Ruffini


di Giuliano Lott


TRENTO. Mentre si scatena la”caccia” agli stipendi dei top manager delle aziende partecipate dallo Stato, anche in Trentino si inizia a guardare nel borsellino dei dirigenti. Tra le società partecipate dalla Provincia, la prima evidenza è che non ci sono casi clamorosi, come quelli di Mauro Moretti, ad di Ferrovie, che guadagna 850 mila euro l’anno, o l’ad di Eni Paolo Scaroni, che nel 2012 ha portato a casa 6,4 milioni (di cui circa 5 di bonus). In Trentino, il “paperone” tra i dirigenti è senza dubbio Luciano Flor dell’Azienda sanitaria, al quale la Provincia versa uno stipendio base di 196 mila euro lordi l'anno ai quali va aggiunto un premio che può raggiungere il 25 per cento: se Flor dovesse raggiungere tutti gli obiettivi, arriverebbe a un tetto massimo di 243.500 euro. Non male, ma pur sempre il 9% in meno rispetto al suo predecessore Favaretti. Segue, con un severo distacco, Ezio Facchin, presidente di Trentino Trasporti Spa: nel 2012 ha incassato 107.527,50 euro lordi. Il suo omologo nella società parallela, Trentino Trasporti Esercizio, Franco Sebastiani, ne guadagna meno (82 mila lordi l’anno nel 2012). Le cifre del primo semestre 2013 seguono la medesima ratio: 51.725 lordi a Facchin, 41.250 a Sebastiani.

Segue Fabio Ramus, presidente di Tecnofin Trentina Spa, che nel 2012 ha portato a casa 102.587,50 euro lordi e nel primo semestre del 2013 altri 48.699 euro. Ramus però si consola con altri 5.524, 59 euro da consigliere di Cassa del Trentino Spa e ulteriori 5.595,08 come consigliere di Mediocredito (nel 2012). Piccole cifre che però riducono lo svantaggio, fino a ribaltare l’ordine di classifica.

Aida Ruffini, come presidente di Itea Spa, ha guadagnato nel 2012 85.250 euro lordi, più altri 42.500 nel primo semestre del 2013. Degli altri membri del cda, nessuno arriva ai 15 mila euro lordi. In Trentino Sviluppo Spa, Diego Laner (dimissionario lo scorso anno) ha totalizzato 80.298,39 euro lordi nel 2012, più altri 42.500 nel primo semestre dell’anno scorso. Non proprio una “paghetta”, ma è meno della metà di quanto percepiva il suo predecessore Alessandro Garofalo, che nel 2006 arrivava a 169.700 euro lordi l’anno.

In Patrimonio del Trentino Spa, il presidente Claudio Bortolotti ha percepito 56.500 euro lordi nel 2012, più altri 28.250 nel primo semestre 2013. Elio Salvadori, consigliere delegato di Trentino Ngn Srl, nel 2012 ha incassato 55.062,61 euro lordi, più altri 45.799,98 del primo semestre 2013. Molto più del presidente Sergio Bettotti (16.794 e 13.500) Poco meno di Salvadori ha incassato il professor Gianfranco Cerea nel 2012 come presidente del cda di Cassa del Trentino Spa: 51.396,17 euro lordi. Non prende un centesimo invece Raffaele De Col, consigliere nel cda di Tfb, Tunnel ferroviario del Brennero, considerato già compensato dallo stipendio di dirigente provinciale. Infine, nel cda dell’aeroporto Valerio Catullo Pierluigi Angeli ha percepito nel 2012 40 mila euro lordi e 20 mila nel primo semestre 2013. E le partecipate della Regione? Il dimissionario Gottfried Tappeiner (Pensplan) guadagnava all’anno 115 mila euro lordi, mentre Paolo Duiella (Autobrennero) porta a casa 113.333 euro lordi più 300 euro di gettone presenza per seduta. L’ad Walter Pardatscher ne guadagnava 126.667 (ora i ruoli si sono invertiti) più lo stesso gettone a seduta

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