Tione, altri 4 mesi di lavori all’ospedale

Il 31 dicembre il cantiere doveva essere chiuso. Flor (Apss): «Il finanziamento c’è, ma problemi soltanto con l’impresa»


di Ettore Zini


TIONE. Nei mesi scorsi, l’ex assessore alla sanità Rossi aveva garantito che entro il 31 dicembre l’ala nord dell’ospedale di Tione sarebbe stata ultimata. L’aveva detto nell’ultimo incontro programmato con il territorio, dall’assessorato alle politiche sociali della Comunità di valle. In quell’occasione, Rossi e il direttore dell’Apss Luciano Flor avevano assicurato che la riorganizzazione della vecchia ala, sarebbe stata completata.

«Si sta procedendo alle rifiniture - avevano precisato - ma entro l’anno l’ala sarà consegnata».

Il trentun dodici è arrivato. Ma, i botti di capodanno non hanno salutato la fine lavori. L’ammodernamento interno di uno dei corpi principali della struttura, dove attendono di trovare posto i letti e gli ambulatori di medicina e chirurgia, deve essere ancora ultimato. Né, è stato possibile sapere quando i locali saranno a disposizione dei sanitari.

L’ingegner Claudio Cortelletti, direttore dell’area tecnica, esclude però che i lavori siano ancora in alto mare. «Ritardi tecnici – dice – che dovrebbero essere risolti entro i primi tre o quattro mesi del 2014». Ma, garanzie precise non ce ne sono. «Anche perché - aggiunge - bisognerà vedere nei prossimi mesi come sarà possibile ottimizzare i lavori, anche in considerazione delle condizioni atmosferiche».

Una dichiarazione che lascia alquanto perplessi, in quanto, il riordino riguarda i padiglioni interni, che nulla hanno a che fare con l’imbragatura antisismica che interessa tutto il nosocomio. Ma, che dà l’esatta misura delle lungaggini che, da anni, paralizzano la struttura, dal 2008 assediata da gru, silos e ponteggi.

C’è, è vero, un lotto di lavori che interessa la parte esterna. E’ quello di pertinenza all’imbragatura antisismica, finanziata in base alla legge Bindi del 2007, che però non ha niente a che vedere con la ristrutturazione interna, di cui era sta garantita l’agibilità entro fine anno. “Fabbrica del Duomo” è l’appellativo dato all’appalto che, da urgente quale era considerato, per dare maggior funzionalità ai reparti, si sta rivelando un puzzle infinito. «Per quanto ne so - dice il direttore dell’Apss Luciano Flor - non mi risultano intoppi burocratici o di finanziamento, quindi il problema, eventualmente, è da addebitare all’impresa costruttrice, anche se va ricordato che lì abbiamo avuto a che fare con il fallimento di una delle ditte appaltatrici, e quindi aggiornare l’appalto, secondo le assurde procedure esistenti». La storia di questo cantiere infinito è nota. Più volte ce ne siamo occupati, anche in occasione delle lamentele del personale medico e paramedico, costretto - da quando sono iniziati i lavori - ad accogliere i pazienti in container esterni, diventati ora una componente fissa dell’ospedale. L’auspicio dei dipendenti della struttura è che presto i locali possano essere messi a disposizione dell’utenza. Ma, le lungaggini, tollerate finora, non depongono a favore di una data certa.

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