TELEFONIA

Tim aumenta le tariffe, protestano i consumatori

"Anche questa volta saranno colpite le fasce più deboli"



TRENTO. "Dal 1 aprile prossimo le tariffe del contratto Voce di TIM, il cui importo mensile è di 19 euro al mese, passeranno da 0,10 centesimi al minuto a 0,20 centesimi al minuto con uno scatto alla risposta di ulteriori 0,20 centesimi, e i minuti calcolati anticipati ogni 60 secondi. Ad essere colpiti - scrive in un comunicato il Centro di tutela e ricerca dei consumatori e degli utenti - da questa maggiorazione saranno di nuovo e soprattutto gli anziani e comunque ca. 3 milioni di utenze in tutta Italia che non usano collegamenti internet e che mantengono la linea fissa solo ed esclusivamente per telefonare ed essere contattati, ovvero quel che è previsto dal servizio universale che il marchio TIM di Telecom Italia dovrebbe garantire per legge".

" Ad aggravare ulteriormente i costi, è da ricordare anche l’aumento del costo per la spedizione della fattura (se non si sceglie la domiciliazione bancaria della bolletta), costo che si aggiunge al raddoppio di quello del bollettino postale con l’invio mensile della fattura rispetto a quanto accadeva una volta con la fatturazione bimestrale. E anche il pagamento con bollettino postale è sempre stata prerogativa soprattutto degli anziani o delle fasce più deboli. Tim, insomma, spinge in tal modo i propri clienti a passare ad un’offerta “tutto compreso” con chiamate illimitate, ma a 29 euro al mese, dopo che lo scorso anno l’AGCM aveva costretto la Società a mantenere nelle proprie offerte un contratto a consumo.

“L’ offerta Tutto compreso, ci sembra totalmente inutile e soprattutto troppo costosa per coloro ai quali la linea telefonica serve solo in caso di necessità. “Il problema - sostiene Paola Francesconi del CRTCU - è che non c’è modo per difendersi, se non recedere dal contratto ed eliminare la linea fissa entro fine marzo, senza costi di disattivazione, inviando una comunicazione per raccomandata e allegando un documento d’identità”, oppure, sempre senza costi di disattivazione, migrare verso un altro operatore (il cosiddetto codice segreto necessario per migrare, si trova sulla prima pagina delle bollette TIM) mantenendo il proprio numero di telefono ma non prima di aver verificato le tariffe, magari con l’aiuto di un’associazione dei consumatori".













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