Tenta di adescare due giovanissime
A processo un trentenne che avrebbe seguito per tre ore due ragazzine di 11 e 12 anni durante una passeggiata
TRENTO. Ha attirato l’attenzione della due ragazzine, le ha invitate prima al bar per bere qualcosa insieme e quindi ha cambiato proposta, chiedendo alle due amiche di fare una passeggiata tutti assieme lungo il fiume. E le ha seguite per circa tre ore e ha tempestato une delle due di chiamate per tutta la serata successiva. E ora è a processo con l’accusa di molestie con l’aggravante di aver commesso il fatto contro due giovanissime.
La vicenda - che finirà domani davanti al giudice - è avvenuta circa un anno fa in una località della piana Rotaliana e la denuncia è stata fatta dai genitori della piccole che hanno preso questa decisione dopo aver ascoltato il racconto delle due amiche. Quello che appare certo è che l’uomo - un trentenne - non avrebbe toccato le ragazzine ma avrebbe avuto un atteggiamento che poteva indicare un tentativo di adescamento.
Le due amiche - che all’epoca dei fatti avevano 11 e 12 anni - stavano passeggiando insieme per le vie del paese quando sono state avvicinate da una coppia di uomini (uno solo è stato alla fine identificato e denunciato). Che le avrebbero invitate prima ad accompagnarli al bar per bere assieme qualcosa. Un invito che è stato rifiutato con decisione dalle ragazzine che hanno proseguito la loro passeggiata. Ma i due non avrebbero desistito invitandole quindi ad andare insieme a fare un giro lungo un corso d’acqua. E si sono con scontrati con un nuovo rifiuto.
Tutto questo è durato per circa tre ore con i due uomini che seguivano le ragazzine senza perderle d’occhio nemmeno un secondo. Alla fine uno dei due è riuscito a farsi dare il numero di telefono di una ragazzina e nel corso della serata, quando lei era a casa, l’avrebbe tempestata di chiamate.
Un comportamento quello dei due uomini che aveva un po’ spaventano le ragazzine, forse troppo piccole per riuscire e difendersi da sole da queste insistenze. Una situazione che le due non erano in grado di gestire da sole e per questo, ad un certo punto, hanno raccontato tutti ai rispettivi genitori. Che hanno presentato una denuncia alle forze dell’ordine. Ci sono state delle indagini e della verifiche dovute che hanno portato all’identificazione del trentenne. che è così diventato imputato con l’accusa di molestie aggravate.
In aula sarà difeso dall’avvocato Filippo Fedrizzi che è pronto a dare battaglia su tutta la linea dell’accusa.