Tempesta di ghiaccio trancia le viti ad Avio

Una violenta grandinata ha colpito le campagne fra Mama e Sabbionara Il direttore del consorzio Mattei: «Troppo presto per una stima, ma è stata forte»


di Nicola Filippi


AVIO. Non ha fatto gli spaventosi danni del Modenese, ma la violenta grandinata che ieri pomeriggio, verso le 18.30, ha colpito le campagne di Avio ha lasciato (purtroppo) il segno. A terra, chicchi di ghiaccio grandi come nocciole, un tappeto di foglie verdi e tralci interi spezzati di netto. Uno spettacolo tristissimo. Per ora, non è possibile fare una stima dei danni, ma la fascia di campagna frustata dalla grandine è stata importante: da Mama sino a Sabbionara.

Una desolazione che ricorda molto quella dello scorso anno, quando i contadini soci della cantina di Avio persero (per le due tempeste di ghiaccio) oltre il 20 per cento del raccolto. Il direttore, Matteo Mattei, ha effettuato un lungo sopralluogo, in auto. «Sono sconsolato - racconta al Trentino - la grandine ha colpito quella fascia di campagna che era già stata colpita lo scorso anno. Quello che rammarica è il fatto che i soci avevano eseguito un bellissimo lavoro sulle viti, di potatura, proprio per mitigare i danni delle grandinate, curando molto bene la fase vegetativa e la concimazione a terra».

«Una grandinata di spessore» la chiama il direttore Mattei. Il quale non si sbilancia: «Domani (oggi, ndr) potremo fare una prima stima dei danni, ma posso dire che in alcune zone la tempesta ha tagliato di netto i tralci delle viti, in altre invece è passata senza fare danni, ma togliendo solo le foglie. Ormai, questi episodi si susseguono ogni anno. Dovremo ragionare con i soci per studiare una copertura assicurativa sul mancato conferimento, come già avviene nel reparto ortofrutticolo».

Pinot grigio, Chardonnay sono le principali produzioni vitivinicole nella zona di Avio. Lo scorso anno, le tempeste di ghiaccio fecero danni notevoli, con i grappoli di uva già formati. Grandinate molto più leggere sono state segnalate anche ad Ala e nella zona di Folgaria. Ma non si contano danni: né a persone nè a cose.

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