Telecamere contro i «furbetti dei rifiuti»

Il via libera del Comune di Trento. Svuotamenti: confermate le quantità minime del 2013



TRENTO. Via libera della giunta comunale alla realizzazione degli impianti di videosorveglianza nelle isole ecologiche. Le aree interessate dall’intervento, che costerà 116 mila euro, sono: via don A. Rizzi, piazzetta due Settembre 1943, via S. Marco, piazza delle Erbe, via Torre Verde, via C. Esterle, via Galileo Galilei, piazza Garzetti e piazza Battisti.

La giunta ha deciso di intervenire (le modalità di affidamento dei lavori sono da individuare) tenendo anche conto che “alcune zone di raccolta, per garantire una migliore schermatura dell'area, sono state ubicate in aree defilate del centro storico che possono sfuggire al normale controllo del territorio”. Inoltre - continua la delibera - “in seguito alla tariffazione puntuale dei rifiuti vi potrebbero essere conferimenti anomali e depositi a terra da parte di soggetti inadempienti” e “il valore delle isole potrebbe inoltre rendere le stesse oggetto di atti vandalici con danneggiamenti delle strutture”. L’intervento potrebbe avere anche uno scopo di sicurezza pubblica: il nuovo sistema di videosorveglianza andrà infatti a integrare la rete esistente, estendendo il controllo su una serie di punti particolarmente sensibili. L’assessore all’ambiente Michelangelo Marchesi spiega che inizialmente le telecamere saranno installate nel centro storico, ma «si verificherà di poterle adottare anche in altri ambiti» più esterni.

Sempre in materia di rifiuti, ma sul fronte della raccolta, la giunta ha deciso di confermare, per l’anno 2014, la quantità minima di quest’anno (espressa in litri) di rifiuti da addebitare alle utenze domestiche e non domestiche “indipendentemente dalla quantità di rifiuto residuo realmente prodotta”.

L’obiettivo - spiega Marchesi - è di ridurre le quantità minime tarandole sull’effettivo volume prodotto, per incentivare i comportamenti virtuosi, ma serve tempo. Il test effettuato nei primi mesi, infatti, è stato troppo breve e si è deciso di allungare il periodo di monitoraggio di almeno due annualità.(l.m.)













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