Tangenziale di Trento, limiti e tutor da 200 mila euro
Tanti incidenti e code. C'è chi chiede i 70 chilometri orari ma già oggi viaggiare più veloci è impossibile. Ecco il nostro test
TRENTO. In tutta la tangenziale ad una velocità massima di 70 km orari? Provate voi ad andare più rapidi. Per come è costruita la strada e per il traffico veicolare, in certe ore della giornata vi troverete più spesso con il piede sul pedale del freno che su quello dell’acceleratore. Provare per credere. E noi abbiamo provato, facendo un giro “su pista”.
Ora vi raccontiamo come andata ma prima è bene spiegare. Fa discutere la proposta fatta in consiglio comunale di istituire il divieto permanente di 70 km orari (peraltro già presente in ampi tratti del tracciato). Fa discutere la proposta del consigliere Pd Michele Brugnara di intervenire con nuove limitazioni sull’arteria a più grande percorrenza del capoluogo. Il divieto su tutto il percorso dovrebbe essere accompagnato dall’installazione di tutor, quei sistemi elettronici - ormai la regola in molte autostrade - che calcolano la velocità media da un punto all’altro, spesso in galleria. Se la media va oltre il limite in vigore arriva puntuale la letterina in busta verde con la multa da pagare.
A parlare per primo della tangenziale, degli ingorghi nei punti di accesso e dei possibili incidenti è stato nelle scorse settimane il consigliere provinciale di minoranza Michele Dallapiccola (Casa Autonomia.eu). Ed in effetti la competenza sui trasporti nella tratta della tangenziale non è del Comune ma della Provincia. Tecnicamente l’amministrazione comunale non c’azzecca nulla, ma è altresì vero che quella striscia di asfalto a quattro corsie (due per direzione di marcia) attraversa la città di Trento.
Lasciando da parte tecnicismi e giurisdizioni, resta il fatto che i viaggi sulla tangenziale riguardano tutti i trentini. E in un periodo storico come quello che stiamo vivendo - fatto di costo della vita alle stelle, bollette killer e spese da contenere - parlare di eventuali limitazioni con sistemi di controllo, benché in nome della sicurezza stradale (#lofacciamoperlavostrasicurezza #lofacciamoperilvostrobene) solleva non pochi dubbi.
Partiamo da un dato empirico, replicabile ogni giorno: il limite di velocità a 90 km orari non viene superato così spesso. Lo abbiamo verificato ieri in un giro pomeridiano da Trento Nord fino a Trento Sud (all’altezza del Bar Marinaio): auto e camion tutte sotto i 90 km e sotto i 70, quando la velocità viene ridotta; difficile in verità rallentare quando si entra in galleria; automobilisti disciplinati e, all’altezza di Ravina, una coraggiosa runner in ciclabile che, musica sparata nelle orecchie, si è respirata la sua dose giornaliera di smog. Insomma, senza mettere in discussione il fatto che il 40% degli incidenti del 2022 si è verificato in tangenziale, pare che il problema non sia la velocità, ma la lentezza. E quando a Trento sarà aperto il cantiere del bypass ferroviario soprattutto al mattino si assisterà ad ulteriori ingorghi del traffico sulla super arteria come nella città: effetti collaterali della Super Trento di cui si parla in Comune e negli uffici di Rfi (Rete ferroviaria italiana).
Ma andiamo al dato tecnico, confermato da esperti del settore e da ambienti della polizia locale. Il punto è che la riduzione della velocità consentita induce l’automobilista a tenere gli occhi sul tachigrafo anziché sulla strada. Lo porta a prestare attenzione più ai segnali che alla distanza di sicurezza e chi ha esperienza sul campo spiega che la riduzione della velocità non fluidifica il traffico, ma al contrario lo aumenta. L’ultimo dato tecnico riguarda i sistemi tutor: in effetti, nel primo anno, gli incidenti vengono ridotti del 50% (fonte Aspi).
Detto ciò e ammesso che il tutor (usato da Autostrade) possa essere installato sulla piccola tangenziale della piccola Trento, quali sarebbero i costi dell’operazione, a carico della Provincia? Si parla di due portali (uno di entrata e uno di uscita) con sistemi di rilevamento. Il Sicve tutor o Safety tutor affidato in gestione alla polizia stradale ha un costo di 160 mila euro (più il costo di manutenzione annua da 36 mila a 50 mila euro). Poi ci sono altri prodotti (Red & Speed della Velocar; KTC SSE della Kapsch TrafficCom; il Celeritas della Engine srl; T-Redspeed della Kria srl). Questioni tecniche, ai cittadini basta conoscere l’Iban di riferimento per pagare le multe. Le spese vanno ammortizzate.