Svolta «elettrica» per spendere meno
Ad Arco mezzi ecologici per i dipendenti comunali e pannelli solari e fotovoltaici sul tetto del centro giovani di Prabi
ARCO. Con il prezzo della benzina e del gasolio che sta raggiungendo vette inaudite – oggi costa molto di più un pieno al distributore che un biglietto aereo – l'amministrazione comunale di Arco ha deciso di dare un taglio sensibile alla voce «rifornimenti».
Tra qualche settimana i dipendenti municipali, per spostarsi nelle loro missioni di lavoro, utilizzeranno mezzi a zero emissioni e soprattutto zero consumi. La giunta arcense ha infatti dato il via libera definitivo all'operazione «Tespi&Ecomobility», che mira a promuovere un'alternativa concreta e fattibile alla mobilità tradizionale e anche al consumo energetico.
Il progetto, curato in più fasi dallo studio Krej Engineering di Ala e dallo studio Gt Engineering di Arco, prevede la realizzazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici e anche di un innovativo impianto combinato per la produzione di energia elettrica e di energia termica da posizionarsi sulla copertura del costruendo centro di aggregazione giovanile a Prabi.
Il costo complessivo dell'iniziativa si aggira intorno al mezzo milione di euro (485 mila euro, per la precisione). Nel dettaglio si procederà al posizionamento di un impianto costituito da una componente fotovoltaica dimensionata per coprire i consumi derivanti da mezzi elettrici e dagli edifici posti nell’area circostante.
L'impianto fotovoltaico sarà accoppiato ad uno squisitamente solare. In totale saranno collocati più di 50 pannelli per la produzione di energia elettrica e termica. Il sistema utilizzato è altamente innovativo rispetto ai metodi in uso attualmente. La corrente elettrica sarà immessa in rete mentre l’acqua calda verrà utilizzata sia dal futuro centro giovani sia dalla palazzina servizi del Climbing Stadium.
L'amministrazione comunale provvederà anche ad acquistare alcuni mezzi (un'auto, un paio di scooter e qualche bici) alimentati ad energia elettrica, per la cifra complessiva di circa 42 mila euro. Verranno posizionate, a tal proposito, colonnine di ricarica collegate alla rete pubblica e delle pensiline multifunzione (in corrispondenza dell’Ospedale civile – dove troverà posto pure una nuova edicola – nell’area di accesso al parcheggio ex Carmellini e nelle vicinanze dell’ufficio postale, del Casinò, di Palazzo Panni e del parcheggio del foro Boario).
In previsione c’è anche una campagna di controllo e monitoraggio della durata di tre anni, a cura del dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell’Università di Trento, che sarà finalizzata alla raccolta di dati tecnici con relazione conclusiva di sintesi dei risultati ottenuti. (gl.m.)