Sviluppo e sostenibilità, Trentino Alto Adige in testa
E' la classifica del Quars, un indicatore composito che misura la qualità dello sviluppo delle regioni
TRENTO. E' il Trentino Alto Adige la regione dove lo sviluppo e il benessere si coniugano maggiormente con la sostenibilità e l'equità, ed è invece la Campania il fanalino di coda: è la classifica del Quars, un indicatore composito che misura la qualità dello sviluppo delle regioni, elaborato per l'ottavo anno dalla campagna "Sbilanciamoci!".
Il Quars misura 41 variabili, raggruppate in sette dimensioni: ambiente, economia e lavoro, diritti e cittadinanza, pari opportunità, istruzione e cultura, salute e partecipazione.
La classifica ripropone il classico divario tra regioni settentrionali e meridionali, mentre c'è un riposizionamento delle regioni centrali: se Lazio e Abruzzo continuano nel loro ruolo di cuscinetto fra le due Italie, l'Umbria ha compiuto un notevole progresso verso la qualità del benessere, avvicinandosi alle prime posizioni della classifica. Le piccole regioni, quindi, sembrano essere quelle in cui il benessere sta andando in una direzione di sostenibilità.
Al primo posto, dunque, il Trentino Alto Adige, seguito dall'Emilia Romagna. Recupera due posizioni rispetto allo scorso anno e si piazza al terzo posto la Toscana, mentre la Valle d'Aosta si attesta al quarto posto. Al quinto posto il Friuli Venezia Giulia, seguito da Umbria, Marche e Veneto pari merito e dalla Lombardia all'ottavo posto. Particolare il caso del Piemonte, che ha perso tre posizioni in classifica, tuttavia i risultati ottenuti sono positivi in tutte le dimensioni, a testimonianza di come pur restando una regione equilibrata abbia perso leggermente terreno rispetto alle altre regioni italiane. La Liguria chiude la tornata di regioni che ottengono un Quars positivo. Apre la parte negativa della classifica l'Abruzzo, seguita dal Lazio. Sardegna, Molise e Basilicata seguono con valori pressoché analoghi. Ultime quattro sono Puglia, Calabria, Sicilia e Campania, che presentano valori al di sotto della media in tutte le dimensioni del Quars.
Il Quars mette in evidenza l'insufficienza del livello di reddito come unica misura del benessere e come base per descrivere il livello e la qualità di sviluppo di un territorio. Mettendo a confronto il Quars con il Pil pro capite a livello regionale, si evidenzia una differenza di performance particolarmente evidente per alcuni territori, in particolare Lazio e Lombardia registrano un calo rispettivamente di ben 8 posizioni e 6 posizioni, mentre guadagnano svariate posizioni in senso positivo le regioni del Centro, Umbria, Toscana e Marche.
Diventa dunque importante, per Sbilanciamoci!, sapere come la ricchezza economica viene utilizzata e indirizzata, quali politiche vengono sostenute dalla spesa pubblica e quale peso ed efficacia hanno una serie di interventi e di scelte che di per sé non possono essere misurate in termini puramente economici.