Sui bus telecamere contro i vandali
Trentino trasporti manda il conto dei danneggiamenti ai genitori degli studenti
ROVERETO. La premessa è che la maggior parte degli studenti che usano l'autobus è corretta e rispettosa sia degli autisti che dei mezzi di trasporto. Ma, come nelle migliori famiglie, non mancano le "pecore nere". Che, come hanno segnalato gli autisti esasperati nella loro denuncia ai carabinieri, la fanno da padrone. Ma avranno vita breve: presto in via sperimentale arriverà il servizio di videosorveglianza per scovare (e multare) i più scalmanati. «E' vero - afferma Giancarlo Crepaldi, direttore generale di Trentino trasporti - che esiste una minima percentuale di ragazzi turbolenti non rispettosi del bene pubblico, così come è vero che questi soggetti mettono in difficoltà l'utenza ed anche il personale che ringraziamo per la collaborazione e per lo spirito di sopportazione».
Personale che, come ha scritto il Trentino l'altro giorno, ormai esasperato dal clima turbolento che spesso si registra sugli autobus si è rivolto ai carabinieri per denunciare una situazione «insopportabile, che mette a rischio la sicurezza nostra e dei viaggiatori». Se, come afferma Crepaldi, «la maggior parte si tratta di ragazzi corretti», una delle corse scolastiche più difficili da gestire è la Rovereto-Calliano-Besenello «costantemente monitorata, come altre corse, da personale di controllo della società anche coadiuvato dalle forze dell'ordine». Che ovviamente quando sale sugli autobus, anche se in borghese, viene subito individuato dagli studenti che se ne stanno buoni e tranquilli salvo poi scatenarsi quando nessuno ha gli occhi puntati su di loro.
«Talvolta si riesce ad indivudare i soggetti responsabili degli atti vandalici e così viene presentata alla scuola richiesta di risarcimento del danno causato pagato poi dai genitori degli stessi alunni» ribadisce Crepaldi. Ma ora a dare una mano all'individuazione dei teppisti e dei bulli ci pensano le telecamere del servizio di videosorveglianza.
«La Provincia ne ha autorizzato la sperimentazione allestendo cinque autobus con videocamere che continuano a monitorare i comportamenti dell'utenza. Dopo la sperimentazione - spiega il direttore generale - sarà tenuto conto del suo esito ed avremo l'autorizzazione ad estendere la videosorveglianza al parco autobus. Un controllo importante soprattutto sugli autobus autosnodati visto che l'autista non è assolutamente in grado di controllare l'intero interno del veicolo con circa 130 persone. Rovereto fino a poco tempo fa era un'isola felice, ma ora il fenomeno dei danneggiamenti e dei comportamenti scorretti si sta espandendo».