Storo, indagini sulle residenze sospette

Il comandante della polizia Bertuzzi: «I controlli su una ventina di persone che avrebbero vantaggi su fisco e pensioni»


di Aldo Passquazzo


VALLE DEL CHIESE. I cambi di residenza da queste parti sono in continuo aumento. Mai come in quest’ultimi anni, anche se poi non è così, c’è tanto desiderio di far figurare che si abita qui. I tentativi sono frequenti e potrebbero aumentare, se non fosse che le segnalazioni circa eventuali presunte irregolarità potrebbero fermare il fenomeno. Molti quelli che hanno segnalato a chi di dovere, sotto anonimato, sospetti alla polizia municipale. Il comandante Stefano Bertuzzi non dà nulla di scontato. Anzi, il modo di investigare lui lo ha dentro e quasi sempre ci azzecca. « In questi casi – afferma - con i colleghi valutiamo di volta in volta le diverse posizioni che attraverso la nuova residenza hanno portato l’utente ad ottenere contributi, agevolazionie o anche pensioni sociali destinate agli oltre sessantacinquenni. A pensioni sociali e assegni di accompagnamento, sarebbero interessati gli stranieri (nord africani ) che una volta espletato la procedura cittadinanza - residenza ritornano a vivere nel paese di origine, delegando i familiari a riscuotere l’assegno mensile. In queste circostanze anche l’ente erogante dovrebbe vigilare di più e fare la sua parte. In altre situazioni gli accertamenti vanno oltre. I vigili sono soliti verificare se la persona si è effettivamente trasferita o se si tratta solo di una questione di comodo. Alla porta dell’utente gli agenti bussano anche in ore impensate».

In tempi di crisi la gente è forse più sensibile nei confronti di chi «fa il furbo». Da una conta sommaria sembrerebbe che i casi sotto la lente dei vigili siano stati una ventina. C’è ad esempio colui che vive nel bresciano, ma ha residenza in Trentino. In questo caso qualche beneficio c’è. L’interesse in questi casi sarebbe quello di accedere alla lista di coloro che potrebbero svolgere lavori socialmente. Poi su questi reclutamenti di massa c’è anche chi solleva qualche obiezione.

Su Ici e Imu per prime e seconde case - altra attrazione - Bertuzzi spiega: «Nel primo caso un tempo era più facile arrivarci, mentre con l’Imu qualche difficoltà in più c’è. Quindi sono in corso approfondimenti legati a più situazioni di persone che con prima e seconda casa stanno dimostrando di aver molta dimestichezza. Un conto è pagare 300 euro e un conto è raddoppiare la cifra».

Poi non è nemmeno da sottovalutare il caso di chi si prende una residenza fittizia per ragioni di ordine venatorio.













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