Stelvio, troppa incertezza sulla gestione
Gli ambientalisti scrivono una lettera aperta al ministro Clini: «Basta con la drastica riduzione dei finanziamenti»
TRENTO. «Allarme e preoccupazione per l’attuale situazione d’incertezza e vacanza degli organi del Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio» vengono espresse in una lettera aperta inviata dalle sezioni del Trentino Alto Adige di alcune associazioni ambientaliste al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. Lamentano l’assenza di rinnovo degli organi collegiali dell’ente Parco, a partire dal Consiglio direttivo, di nomina ministeriale, ma anche del Piano del Parco e la «drastica riduzione dei finanziamenti statali in atto ormai da anni».
Viene chiesto inoltre di valutare l’inserimento del parco «in un’area strategica di valenza internazionale, un parco trasnazionale, il Parco Naturale europeo delle Alpi Centrali, che comprenda nel suo futuro ambito le confinanti aree protette dell’Austria e della Svizzera, oltre ad altri Parchi Naturali italiani (Adamello-Brenta, Adamello, Orobie-Valtellinesi e Orobie Bergamasche)». Le associazioni firmatarie sono Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness e Wwf, insieme alla sezione italiana della Cipra (Commissione internazionale per la protezione delle Alpi). La lettera è stata inviata per conoscenza al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, ai vertici delle amministrazioni locali interessate dal parco tra Lombardia, Alto Adige e Trentino, oltre che agli enti competenti.