Spuntano siringhe sugli autobus cittadini 

La denuncia di un autista: «Episodio non isolato». E Forza Nuova offre la tessera ad honorem a Salvetti



TRENTO. Se Trentino Trasporti è salito agli onori della cronaca per l’episodio dell’autista Moreno Salvetti che non si è fermato alla fermata di Marco per far salire i richiedenti asilo, d’altra parte gli autisti denunciano ogni giorno situazioni a rischio.

A conferma della situazione di stress e preoccupazione degli autisti, che si trovano alle prese con portoghesi che non pagano il biglietto e si rifiutano di scendere e con chi invece escogita nuovi espedienti per non pagare, ci sono anche le spiacevoli sorprese che trovano sull’autobus, a dimostrazione di quanto succede a bordo. Quella che pubblichiamo è la foto di una siringa, trovata sull’autobus di linea n. 3 (si riconosce il rivestimento del pavimento degli autobus cittadini, ndr.) quella che va Cortesano a Villazzano 3. Chi ha inviato la fotografia al giornale, conferma che la linea 3 è in modo particolare problematica, passando da Gardolo a Piazza Dante.

«La situazione sugli autobus - commentano più lavoratori di Trentino Trasporti - si è aggravata da quando c’è l’obbligo di salita dalla porta davanti, perché nel retro del mezzo succede di tutto. Vediamo spesso gruppi di stranieri che si appartano, che organizzano traffici, scendendo poi tra piazza Dante e piazza Santa Maria Maggiore. Ma quello che è peggio è che escogitano ogni stratagemma per non pagare il biglietto». Molti i modi per evitare di acquistare il biglietto della corsa. Gli autisti ne vedono di tutti i colori. C’è chi rovista nel cestino per recuperare i biglietti di chi è sceso, chi si è comprato la tessera che viene fornita ai richiedenti asilo politico, sostituendo la foto. Ma ci sono anche quelli abili in nuove tecnologie, che con il cellulare trovano il suono simile alla macchina obliteratrice e lo propongono quando passano davanti. Che le condizioni in cui lavorano gli autisti di Trentino Trasporti non sono delle migliori, è cosa nota. Detto questo l’aver lasciato a terra i profughi che aspettavano il mezzo pubblico non si giustifica.

Chi prende le difese dell’autista, è il responsabile provinciale di Forza Nuova, Stefano Veronesi, che definisce “finti profughi” i richiedenti asilo politico che scapperebbero da “fantomatiche guerre”. Nel far notare che nessuno ha espresso solidarietà all’autista picchiato qualche mese fa da un gruppo di donne, Veronesi offre la tessera di Forza Nuova “ad honorem” a Moreno Salvetti. (sa.m.)















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