«Spesa a domicilio: servizio per il territorio» 

L’apprezzamento. Il sindaco di Bedollo Fantini ringrazia la Famiglia Cooperativa di Piné che ha ideato e attivato l’iniziativa durante l’emergenza Covid-19: «Alto significato culturale»


Giannamaria Sanna


Bedollo. Nella prima fase dell’emergenza sanitaria, per il Covid-19, la Famiglia Cooperativa Altopiano di Piné ha attivato il servizio di spesa a domicilio per andare incontro ai bisogni dell’intera comunità. Il servizio, che è spaziato dal punto vendita di Nogarè, attraversando tutto l’altopiano di Pinè fino a Sover, Montesover, Piscine, ai paesi isolati e senza un negozio, ha avuto un successo veramente incredibile. «Questo servizio a domicilio, che è ancora in fase attiva e che soddisfa la clientela, afferma Michele Mattevi, direttore dell’azienda, vorremmo poterlo proseguire anche in futuro, perché lo consideriamo un grande valore sociale aggiunto ampliandolo, però, ai servizi che sempre più vengono a mancare, dalla posta, ai medicinali, ai giornali. Per essere sostenibile, però, dovrebbe essere integrato con alcuni servizi aggiuntivi da parte di associazioni, dei produttori locali e delle amministrazioni comunali».

All’appello di Mattevi, apparso sul nostro quotidiano ai primi di maggio, che coinvolgeva i Comuni, Francesco Fantini, sindaco di Bedollo ha voluto commentare la sua rivoluzionaria iniziativa, anche a nome dell’intera amministrazione.

«Mi sento di partire, ancora una volta, dal valore rappresentato dai piccoli comuni che, rappresentano da un lato un insostituibile avamposto di servizi pubblici presso le aree decentralizzate e dall'altro un centro di garanzia per lo sviluppo delle attività sociali e del tessuto economico localizzato. Deve risultare chiaro però che ogni sviluppo di attività e servizio deve procedere di pari passo alla sua effettiva sostenibilità, intesa con il suo significato più profondo, non solo economico quindi, ma anche ambientale, sociale e culturale. Culturale? Si certo, anche culturale perché vivere il territorio montano in maniera rispettosa e oculata è cultura».

Il progetto della Famiglia Cooperativa «troverebbe fondamento sulla mobilità sostenibile delle persone, attraverso l'implementazione dell'utilizzo dei veicoli elettrici e porterebbe anche alla possibilità di muovere le persone sul territorio e di viverlo appieno anche da parte della fascia più debole della popolazione. Ecco allora che, non solo il nostro comune, ma tutti i territori circostanti diverrebbero "centro servizi" ognuno con le loro particolarità e peculiarità, esaltando così l'intento della pubblica amministrazione locale che ha voluto gelosamente mantenere il Municipio in loco, ma allo stesso tempo sta credendo nel potenziamento della viabilità intercomunale e inter-valle: basti pensare al proseguo della nota Strada delle Tre Valli, opera di unione non solo fra comuni, ma addirittura fra vallate. E perché non incentivare anche la nascita di un progetto, prosegue Fantini, così come quello proposto per rendere le nostre valli veri e propri centri di vita?»

«In risposta all'inciso comparso sul quotidiano, continua Fantini, mi trovo allora ad esprimere il mio pieno sostegno per quanto ideato, e come parte pubblica, auspico e farò il tifo per tutti gli operatori privati che vorranno fare lo sforzo di approfondire e comprendere questa opportunità per entrare a farne parte, proprio al fine comune di valorizzare appieno il nostro magnifico territorio. Un invito ad una seria riflessione da parte di tutti: è un momento di grande cambiamento, un cambiamento nel quale siamo chiamati ad essere protagonisti, pianificatori e coltivatori di buone idee».

«La consapevolezza che ad oggi, il piccolo centro montano non potrà mai competere con i servizi di un centro cittadino, non deve distogliere dal credere che domani potremo invece diventare un territorio ricco di opportunità che all'insegna della sostenibilità ambientale potrà custodire un valore ancor più grande di quello riferito alla città», conclude Francesco Fantini, sindaco di Bedollo.

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