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Sosta a pagamento, il Comune di Trento conferma le nuove tariffe

La sperimentazione dei mesi scorsi (tra cui i 2,20 euro all’ora) diventa definitiva: “La durata media della sosta si è ridotta nelle aree a tariffa incrementata ed è aumentata nelle aree periferiche, dove la tariffa è diminuita”



TRENTO.  La scelta, assunta e poi perfezionata dall'amministrazione comunale di Trento a cavallo fra gli ultimi giorni di lavoro della precedente giunta e quella nuova, aveva sollevato non poche proteste di cittadini e negozianti del centro. Ora, la decisione di incrementare le tariffe della sosta su strada diventa definitiva: “Iniziata a fine settembre dell'anno scorso, la sperimentazione delle nuove tariffe della sosta su strada ha dato risultati positivi e dunque diventerà definitiva”.

Tre sono i cardini della nuova impostazione tariffaria: l'aumento nella prima corona centrale (1.027 stalli sono passati da 1,50 euro e 2,20 ogni ora), nella seconda corona centrale e in altre aree congestionate (1.703 stalli da 1 euro a 1,20 euro), la contestuale diminuzione delle tariffe nelle aree periferiche (1.311 stalli da 0,60 a 0,50 euro) e la prima mezzora gratuita del sabato.

Le tre modiche alle tariffe della sosta, ha rilevato il Comune, hanno avuto molteplici effetti: innanzitutto la durata media della sosta in prima corona è diminuita del 6 per cento (si attestava sotto gli 80 minuti), con l'effetto di aumentare la rotazione nelle aree centrali e disincentivare la sosta lunga. Basti pensare che le soste con durata inferiore all’ora in prima corona sono passate da poco meno del 60% a quasi il 70% del totale. In secondo luogo la durata media della sosta è aumentata nelle aree periferiche, dove la tariffa è diminuita. Per ovvie ragioni, non sono state interessate dalla sperimentazione le aree ospedaliere, dove la tariffa è rimasta a 50 centesimi all'ora.

La pandemia ha sicuramente influenzato i risultati della sperimentazione, dunque gli effetti della manovra tariffaria sulla sosta devono essere valutati con prudenza. Però si può comunque osservare che le variazioni tariffarie hanno impattato sulla durata media della sosta, che si è ridotta nelle aree a tariffa incrementata ed è aumentata nelle aree periferiche, dove la tariffa è diminuita. Prima della modifica delle tariffe (estate 2020), la pandemia aveva portato a una diminuzione della domanda complessiva di sosta, che però si era manifestata solo nelle aree più esterne: l’occupazione della prima corona era rimasta invariata. L’incremento tariffario nell’area di prima corona ha trasferito all’esterno una quota significativa di veicoli.

Anche le variazioni della durata della sosta il sabato, giorno in cui la prima mezzora è gratuita, sono del tutto analoghe a quelle degli altri giorni della settimana. A differenza degli altri giorni, prosegue l’analisi dell’amministrazione comunale, si osserva un mantenimento di una quota maggiore di soste in prima corona, probabilmente agevolate dalla mezzora gratuita che mediamente comporta uno "sconto" del 40 per cento. La combinazione di questi effetti - lo sconto derivante dalla mezzora gratuita e la maggiore rotazione - porta effetti positivi anche allo shopping e dunque al commercio cittadino.

Valutando gli effetti positivi della sperimentazione, la Giunta del sindaco Ianeselli ha deciso di mantenere l'impostazione tariffaria sperimentata negli ultimi mesi alla luce anche di altre considerazioni: l’ultima modifica tariffaria risale al 2014, le tariffe sono in linea con quelle di città analoghe. “L’attuale impostazione risponde ai criteri deliberati dal Consiglio Comunale ed è in accordo con le linee di intervento finora attuate che mirano a decongestionare la viabilità centrale e incentivare la sosta nei parcheggi di attestamento, come quello recente all’ex Italcementi, gratuito e dedicato alla sosta prolungata”.













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