Solo in sei per due posti a Roma 

Elezione suppletive. Chiuso ieri il termine per il deposito dei candidati in Corte d’Appello: a Trento si sfidano Martina Loss (centrodestra) Giulia Merlo (centrosinistra) e Lorenzo Leoni (M5S), nel collegio della Valsugana in corsa Mauro Sutto, Cristina Donei e Rosa Rizzi



TRENTO. Sarà corsa a tre per i due seggi di Trento e di Pergine, quelli rimessi in palio dalla Lega che i suoi due eletti di marzo ora li ha in giunta provinciale. Ieri sera alle 20 sono scaduti i termini per il deposito delle candidatura presso la Corte d’Appello: il 26 maggio, ribattezzato Election day, visto che quella domenica si voterà anche per le Europee i trentini potranno scegliere tra tre schieramenti: il centrodestra trainato dalla Lega, il centrosinistra a conduzione Pd ed i Cinquestelle che, anche in quest’occasione, hanno scelto di fare corsa in solitaria. Sui nomi rimane, sino a questa mattina alle 11, una certa quota di ufficiosità per la coppia che verrà schierata dalla Lega.

Ufficializza Matteo

Sarà Matteo Salvini a renderla ufficiale prima di lasciare il proprio buen retiro di Pinzolo. Salvo colpi di scena dell’ultima ora al posto dell’attuale assessora Giulia Zanotelli sarà in campo Martina Loss e, l’onore/onere di correre dove si impose l’attuale governatore Maurizio Fugatti, toccherà al non conosciutissimo Mauro Sutto, ad oggi impegnato in Consiglio comunale, in quel di Ospedaletto, ma che incarna il candidato locale per eccellenza.

L’Ada

Il centrosinistra ha scelto due donne: Giulia Merlo, avvocatessa e giornalista che risiede a Roma, sarà impegnata in quel collegio del capoluogo che un tempo era considerato una sorta di roccaforte per l’attuale opposizione. In quella Valsugana, dove la Lega si sente tranquilla, il centrosinistra impiegherà la ex procuradora fassana Cristina Donei.

I dubbi della Corte

Ma sul centrosinistra ieri sera si sono concentrate alcune verifiche in Tribunale. Per che cosa? Sotto la lente d’ingradimento della Corte d’Appello è finito il simbolo di Liberi Uguali trentino rispetto al simbolo di LeU presentato nelle precedenti elezioni. Ma questo non comprometterebbe il simbolo dell'alleanza. Spiega la segretaria del Pd Lucia Maestri: «Ho ricevuto una delega dal segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti che ci ha autorizzati a depositare il simbolo del Pd del Trentino anche modificato e anche con altri simboli dentro un simbolo composito", simbolo che è quello dell'Alleanza democratica autonomista ADA». Insomma, secondo la segretaria, non sarebbe a rischio il simbolo dell’intera coalizione ma, semmai, solo quello di Leu. Oggi si avrà l’ufficialità del Tribunale ma dentro il Pd assicurano di essere tranquilli per il fatto di aver consultato tutti i possibili esperti del caso.

Gli attivisti del M5s

Il Movimento Cinquestelle ha scelto di dare fiducia a due attivisti del partito, senza una particolare esperienza politica: si tratta di Lorenzo Leoni, forestale e nel movimento fin dagli albori che rappresenterà il partito di Beppe Grillo a Trento e di Rosa Rizzi, avvocatessa fassana, che si candiderà in Valsugana.

Dunque le elezioni suppletive del 26 maggio, ma era prevedibile, non hanno attirato una grande platea di concorrenti vuoi per il delicato momento politico, vuoi per la scadenza molto ravvicinata.

Quello che era il centrosinistra autonomista è orfano del Patt, che ha deciso di restare orgogliosamente sull’Aventino - ed eventuali riavvicinamenti potrebbero esserci più avanti. Probabilmente in ottica comunali del 2020. In Corte d’Apello non hanno presentato propri candidati né a destra, CasaPound preferisce - assicura il responsabile Filippo Castaldini - concentrarsi sulle Europee, né a sinistra con Potere al Popolo che salta questo giro.G.T.













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