«Sognavo Bossi, ora sto con Salvini: è un bravo ragazzo»
Un’intervista in piazza Dante per dire: «A casa gli stranieri» La Lega ladrona? «Abbiamo fatto pulizia, ora al governo»
TRENTO. Innamorato della Lega di Bossi da quando aveva 16 anni, Diego Binelli (candidato alla Camera per il Carroccio) ora ha completa fiducia in Matteo Salvini: «Lo conosco personalmente, è un bravo ragazzo». Abbiamo intervistato Binelli in piazza Dante, nel corso di una passeggiata di dieci minuti nel luogo che in città è il simbolo dell’immigrazione, cioè il tema forte della Lega in questa campagna elettorale (il video dell’intervista sarà pubblicato sul profilo Facebook del Trentino nei prossimi gi orni).
Binelli, perché ce l’avete così tanto con gli stranieri?
Non è che ce l’abbiamo con gli stranieri, qui non si tratta di giudicare le persone in base al luogo da cui provengono. Ragioniamo come il buon padre di famiglia che prima di pensare ai figli degli altri pensa ai propri.
Lo slogan della Lega (che lei ha ripreso sulla sua pagina internet) è chiaro: prima i trentini, prima gli italiani.
Gli italiani hanno il diritto di avere tutta l’attenzione che meritano.
Nel corso di questa intervista in piazza Dante non c’è una situazione di particolare tensione. Non è che la paura (e l’odio) l’alimentate voi?
Proprio l’altro giorno ero in questa piazza con un altro giornalista e abbiamo assistito a un episodio di spaccio. Sono rimasto allibito. Del resto sappiamo tutti che il Caffè Liberty ha chiuso i battenti per la situazione di questa piazza, quindi la situazione tanto tranquilla non è.
Lei è assessore a Pinzolo, dove non c’è ospitalità di migranti. Perché?
Per due motivi: primo perché non abbiamo alloggi pubblici idonei a questo scopo, in secondo luogo perché riteniamo che in una località turistica, dove i turisti devono avere la possibilità di godersi le loro vacanze in tranquillità, l’accoglienza dei migranti non è un’attività compatibile.
Non prova compassione o comunque solidarietà per le vicende umane di queste persone?
Noi siamo mica animali, vorremmo che tutti stessero bene, ma l’Italia non può farsi carico da sola di sobbarcare l’intera Africa. Possiamo accogliere un certo numero di persone, quelle che hanno lo status di profugo che sono la minoranza: le altre vanno aiutate a casa loro, con interventi decisia Roma assieme all’Europa.
Per lei la Lega è il primo amore.
Sono leghista da quando avevo 16 anni e il sogno di Bossi nel cuore
Bossi però le ha dato anche dei dolori.
Non esattamente Bossi. Perché chi conosce Bossi sa che in quella famosa vicenda c’entrava poco o nulla. Purtroppo la sua malattia ha portato a che alcune persone attorno a lui siano state responsabili dei fatti che abbiamo letto sui giornali.
Dicevate Roma ladrona e avevate i ladri in casa: una Lega ladrona.
Diciamo che alcuni idioti all’interno della Lega hanno fatto sì che la Lega passasse come Lega ladrona, ma prima ancora dei magistrati (unico partito) abbiamo messo fuori queste persone che hanno rubato alla Lega.
Salvini o si ama o si odia. Lei lo ama.
A me piace perché l’ho conosciuto prima come persona e poi abbiamo condiviso un percorso politico. Lo conosco da anni e so che è una persona per bene, un ragazzo come noi che gira in mezzo alla gente e che vuole risolvere i problemi dei cittadini. E per questo ho accettato di correre la campagna elettorale
Sulla carta Diego Binelli può andare alla Camera. E la Lega può governare?
Io sono convinto che il 4 marzo gli italiani abbiano un’opportunità unica: quella di potersi scegliere un governo dopo cinque anni di governi non eletti dai cittadini. I sondaggi dicono che l’unico schieramento che può avere una maggioranza in Parlamento con un programma chiaro è il centro destra, quindi i cittadini se non vogliono tornare al minestrone degli ultimi cinque anni devono dare fiducia a noi e a Matteo Salvini.
La Lega in consiglio provinciale ha avuto posizioni nette su genere e famiglia. Per lei quanti tipi di famiglie ci sono?
La famiglia per me è una sola: un uomo e una donna con dei figli. Poi ognuno a casa propria fa quello che vuole, ma per me due uomini e due donne sotto lo stesso tetto non possono avere dei figli adottivi.
Perché gli elettori trentini dovrebbero darle fiducia?
Per tutelare la nostra autonomia e le nostre valli penalizzate da dieci anni di politica “Trento centrica” del centro sinistra.