Skibus, arriva il limite di età per i mezzi: 12 anni
Dopo le tante campagne del nostro giornale sulla sicurezza, Trentino Trasporti introduce la regola (finora mai usata) nel nuovo maxi appalto da 4 milioni di euro
TRENTO. Età massima dei mezzi circolanti fissata a 12 anni per tutte le tratte, black box obbligatorio sui pullman che effettuano il servizio in Val di Fassa, autisti tassativamente in regola e con esperienza pregressa di guida in montagna, sanzioni pesanti per chi non rispetta le normative. Sono questi alcuni degli elementi che rendono straordinario (nel senso di fuori dall’ordinario) il nuovo appalto realizzato da Trentino trasporti esercizio per l’affidamento ai privati del prossimo trasporto skibus.
Un servizio che negli ultimi anni è stato al centro di tante polemiche e di tante inchieste del Trentino, che, nel tempo, ha documentato disservizi e storture del sistema: si era partiti due anni fa addirittura dal fermo di due mezzi del presidente del Consorzio trentino autonoleggiatori (quel Cta che per anni è stato l’unico gestore del servizio) che coprivano la tratta in Paganella circolando con le revisioni scadute; si era passati ai tanti guasti e alle rotture di mezzi obsoleti che alcuni dei consorziati utilizzavano per eseguire il servizio; si è quindi documentata la vittoria dell’appalto dello scorso anno da parte della ditta romana Trotta bus (con tanto di collegamenti che legavano alcune figure di spicco dell’ambiente dei trasporti trentini con l’azienda laziale) e si è arrivati a mostrare degli incredibili disagi causati agli utenti delle nostre piste da sci.
Grandi ritardi, mezzi che privi di catene finivano per scivolare contro muretti, problemi di pulizia e di igiene dei veicoli. Intervistando uno degli autisti era emerso come molti dei suoi colleghi romani non sapessero guidare in montagna e come i pagamenti degli stipendi non sempre si concludevano positivamente. Per tutto ciò il nuovo capitolato d’appalto per lo skibus pubblicato in questi giorni da Trentino trasporti ha un che di piccola rivoluzione copernicana. Intanto la gara è divisa su 4 lotti: Bondone, Paganella, Val di Sole e Val di Fassa, Fiemme e Primiero.
La durata dell’affidamento è di 3 anni (prima era di uno) per un valore complessivo di 4 milioni di euro con la possibilità di proroga, in caso di positivo riscontro da parte dell’appaltante (le amministrazioni comunali e Trentino trasporti), per altri 3 anni. Al tempo stesso si fissa il limite di età dei mezzi, unica garanzia per avere una buona qualità di servizio, e la si pone a 12 anni per i primi 3 anni di contratto e a 10 nel caso di proroga. Questo vuol dire che, finalmente, l’input che arriva da Trentino trasporti e dalla Provincia ai privati è quello di favorire chi investe e vuole far crescere la sua azienda. Della serie: io ti do la garanzia di disporre di un contratto lungo e sicuro nel tempo, tu però rinnovi il tuo parco mezzi e investi nella tua attività.
Il rischio di ritrovarsi, come l’anno scorso, con un’azienda priva di esperienza in montagna viene scongiurato da un’esplicita norma inserita tra le “capacità tecniche dell’impresa”: "Chi partecipa al bando deve aver eseguito, nel triennio antecedente, servizi di linea o urbani turistici svolti nella stagione invernale (ottobre-maggio) su percorsi posti a quote superiori agli 800 metri sul mare". E contro i ritardi e per avere sempre sotto controllo i mezzi che eseguono il servizio ecco il sistema di localizzazione dei veicoli (la black box) che verrà posizionata su ogni mezzo che circolerà in Val di Fassa. Forse qualcosa sta davvero cambiando.