Sindaco e giunta costano al Comune 16.700 euro al mese

In più ci sono pure i 1.598 euro della presidente del consiglio Tutti i compensi sono stati pubblicati sul sito del municipio


di Roberto Gerola


PERGINE. Delle indennità di carica spettanti a sindaco e giunta il Movimento 5 Stelle ne aveva fatto una battaglia nel corso della campagna elettorale. Analogamente le Civiche. Avevano annunciato la riduzione del 10% (dopo quella del 7%, operata a livello normativo) delle indennità di carica. Riduzione applicata dopo la vittoria elettorale e quindi ora alla guida dell’amministrazione comunale e per i prossimi 2 anni. Sono apparse in questi giorni sul sito del Comune (e sono consultabili sotto la voce “trasparenza” nella “home” del portale) le indennità per i nuovi amministratori comunali. Si parla sempre “al lordo delle trattenute”.

La cifra percepita mensilmente dal sindaco Roberto Oss Emer è di 6.244,20 euro (dopo essere stata ridotta del 10%, altrimenti sarebbe stata di 6.9389; per la vicesindaco Daniela Casagrande: 2.487,50 (senza il 10% in meno sarebbe stata di 2.775 euro). Poi, gli assessori: Franco Demozzi, Angela Leonardelli, Massimo Negriolli, Sergio Paoli: 1.998 euro a testa (senza il 10% sarebbero stati 2.220). Infine la presidente del consiglio, Anna Maria Lazzeri (Pd): 1598,50 (senza la decurtazione operata sarebbero stati 1.776 euro). In totale, la spesa sostenuta mensilmente per giunta, assessori e presidenza consiglio, ammonta a 18.332,10 euro (sarebbe stata di 20.369 euro). Cioè 220.000 euro circa all’anno.

Se il sindaco Roberto Oss Emer, come annunciato, si è dimesso dalla carica di amministratore unico della Inco spa, la vice Daniela Casagrande è pensionata (del Comune di Pergine); gli assessori (e la presidente del consiglio) hanno tutti il proprio lavoro: chi è impiegato pubblico (dipendenti provinciali) o bancario. Nella passata amministrazione, caso unico a Pergine, e praticamente tale anche a livello trentino, c’era la figura del vicesindaco a tempo pieno che aveva fatto molto discutere.

Come si diceva all’inizio, il tema indennità ha rappresentato una battaglia per il M5S che proprio in questi giorni con Mario D’Alterio (escluso dalla compagine consiliare) ha inviato al sindaco Oss Emer, il seguente invito: «Nel fare i miei più sinceri complimenti per la decurtazione, chiediamo di applicare la massima trasparenza pubblicando su notiziario e sito i compensi mensili lordi (stipendio e altre indennità) di sindaco e assessori; compensi al netto della riduzione del 10%; ammontare dei risparmi ottenuti dalla riduzione; destinazione dei fondi di cui al precedente punto».

Qualche giorno fa, il Trentino aveva pubblicato un raffronto con le indennità di altri sindaci di città ben più consistenti di Pergine. Dall’indagine svolta, con i suoi 6.244 euro mensili, Roberto Oss Emer, risulta essere pagato di più rispetto ai colleghi di Roma, Milano, Firenze.

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