Sicurezza nei cantieri, presidio a Trento con una bara finta e tante croci
Adesione all'iniziativa nazionale di Cgil e Uil dopo i fatti di Firenze: “Chiediamo che chi entra in un cantiere sia formato adeguatamente e abbia il contratto dell'edilizia” (foto di Claudio Libera)
TRENTO. Presidio unitario di Cgil e Uil del Trentino fuori dal Palazzo del governo di Trento per chiedere la sicurezza nei cantieri edili e garantire l'applicazione del contratto di categoria nazionale a tutti i lavoratori. L'iniziativa si inserisce nell'ambito della mobilitazione nazionale seguita al crollo del cantiere a Firenze in cui hanno perso la vita cinque operai.
"Il fatto di Firenze ha smosso le coscienze più di quanto avvenuto in altri casi, facendo emergere in tutta evidenza come nei cantieri spesso vi sono operai che non hanno il contratto edile. Chiediamo che chi entra in un cantiere sia formato adeguatamente e abbia il contratto dell'edilizia, con un badge che permetta di capire esattamente chi entra", spiega all'Ansa il portavoce di Fillea Cgil del Trentino, Giampaolo Mastrogiuseppe. Con il presidio i sindacati hanno chiesto che i delegati alla sicurezza dei cantieri abbiano tutte le agibilità necessarie per svolgere il loro compito, che vi sia una corretta formazione del personale edile e una giusta applicazione contrattuale, il divieto dei subappalti a cascata e l'esclusione del massimo ribasso dalle gare, assieme a maggiori controlli e risorse per gli ispettori del lavoro. In occasione del presidio, i lavoratori trentini con contratto metalmeccanico ed edile delle due sigle sindacali hanno aderito allo sciopero nazionale delle ultime due ore di ogni turno.