Sicurezza, 11 nuovi vigili a tempo pieno in piazza Dante
Delibera di Rossi: "Saranno a disposizione del Comune per un presidio fisso"
TRENTO. Arrivano 11 nuovi vigili specializzati in sicurezza urbana. E questa volta, diversamente a quanto accaduto nel recente passato, avranno un contratto a tempo indeterminato. Un posto fisso insomma: saranno finanziati dalla giunta provinciale e messi a disposizione del Comune.
Lavoreranno nella zona di Piazza Dante dove dovrebbe anche arrivare il presidio fisso, quella “casetta” invocata da tempo dal presidente Ugo Rossi. L’anno scorso sul tema si sfiorò lo scontro istituzionale. Perché? La dotazione di vigili urbani deputati alla sicurezza in città, la famosa pattuglia antidegrado, ebbe un inizio molto movimentato. Il governatore ed il sindaco Alessandro Andreatta ebbero uno scambio di vedute piuttosto acceso davanti al Commissario del Governo Pasquale Gioffrè, padrone di casa di uno dei periodici vertici sul tema della sicurezza.
Cosa era accaduto? La scelta di offrire contratti a tempo determinato non si rivelò producente: diversi neo poliziotti una volta addestrati dal Comune, scelsero di licenziarsi alla ricerca del posto fisso e la pattuglia antidegrado ha così vissuto un periodo di avviamento tutt’altro che facile.
Ma nel frattempo la questione della sicurezza, nelle aree di piazza Dante e dintorni, non ha mai trovato un punto di svolta veramente definitivo. Ed è diventato un cavallo di battaglia del centrodestra. Ecco allora che domani la giunta Rossi assegnerà al Comune le risorse necessarie per assumere altri 11 vigili urbani: ma non per fare multe a chi parcheggia in sosta vietata ma riservati a pattugliare quelle zone della città maggiormente a rischio sicurezza. Dovranno essere addestrati in maniera specifica e messi in strada per offrire quelle risposte che la gente richiede a gran voce.
Anche le modalità operative della cosiddetta squadra antidegrado scatenarono delle frizioni tra Rossi ed il sindaco Andreatta. E proprio il govenatore insistette sulla necessità di dotare piazza Dante di un presidio fisso di controllo, di una sorta di “casetta” studiata ad hoc.
Il progetto è rimasto lettera morta ma, a quanto pare, il finanziamento di Rossi per ulteriori 11 agenti è in qualche modo legato ad un documento d’intenti: alla pattuglia di professionisti a tempo pieno dovrà essere affiancato il presidio fisso nella zona antistante la stazione ferroviaria. Sarà la volta buona?