Siccità, Novareti: «A Trento situazione seria ma sotto controllo». Appello a evitare gli sprechi
Per ora non ci sono problemi di approvvigionamento ma la mancanza di piogge non ha consentito l’accumulo di riserve per l’estate
TRENTO. La situazione idrica a Trento è seria, ma sotto controllo. Per ora non ci sono problemi di approvvigionamento ma in vista della primavera, con il potenziale aumento dei consumi, l’invito di Novareti agli utenti è di utilizzare l’acqua in maniera responsabile e di evitare gli sprechi.
A livello generale la situazione idrica è seria, più di quanto non lo fosse nello stesso periodo del 2022: la persistente mancanza di consistenti precipitazioni sia piovose che nevose non ha consentito l’accumulo di riserve adeguate per l’estate. La descrizione della realtà cittadina è stata illustrata oggi (13 marzo) in conferenza stampa a palazzo geremia dal sindaco Franco Ianeselli, dal vice ed assessore ai lavori pubblici Roberto Stanchina, dall’ingegner Bruno Delaiti e da un funzionario di Novareti.
Per quanto riguarda il comune di Trento, gran parte dell’acqua è pompata dalla falda, per cui si può contare su un’inerzia idraulica più elevata. Anche le frazioni collinari possono essere rifornite dal fondovalle tramite opportuni sistemi di pompaggio. Da parte di Novareti la situazione è gestita con molta attenzione e costantemente monitorata.
Negli anni sono stati realizzati (e sono tutt’ora in corso) investimenti infrastrutturali per aumentare la resilienza degli impianti e delle reti, in modo da poter far fronte a situazioni straordinarie come quella dell’estate 2022. Le squadre tecniche e quelle operative lavorano secondo un piano strategico studiato per poter affrontare la stagione calda nella maniera più efficiente possibile.
Il sistema idrico comunale
L’acquedotto di Trento riceve acqua da molteplici fonti. In particolare sia da sorgenti (per lo più situate nella collina est) che da pozzi che risentono della crisi idrica in maniera attenuata. La portata maggiore è assicurata da un sistema di 15 pozzi che garantiscono circa il 70 per cento della portata. Tali pozzi sono dislocati in gran parte nella zona a nord di Trento, in parte nella zona meridionale della città, alcuni nelle frazioni periferiche. Sono presenti anche due gallerie di emungimento nella collina est, rispettivamente in zona Cognola e San Donà. Le sorgenti presenti in collina sono qualche decina (sono fondamentali per le frazioni che servono), ma rappresentano in termini di portata una frazione minore del totale.
Tutto il sistema del Monte Bondone è servito da un acquedotto indipendente non collegato al fondovalle, tuttavia le varie frazioni sono tra loro connesse per mantenere un alto livello di resilienza. Tale acquedotto è servito da una decina di sorgenti che si trovano in loco. C.L.