paura in veneto

Sfonda il bar con l’auto: in cella

Pizzaiolo trentino arrestato dopo aver seminato il terrore e ferito delle persone a Caorle



TRENTO. È stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, danneggiamenti, lesioni aggravate e minacce il pizzaiolo trentino di origini calabresi Claudio Bevilacqua che venerdì all’alba ha fatto vivere momenti di terrore a Caorle dove, con la sua auto ha sfondato la vetrata di un bar. E lo avrebbe fatto perché era stato respinto da un cameriere. Una lite al bar che solo per puro caso non si è trasformata in un’immane tragedia e che ha visto coinvolte nove persone: cinque sono rimaste ferite, fortunatamente non in modo grave.

Tutto è accaduto attorno alle 4 del mattino di venerdì. Il proprietario del bar Drizze & Scotte di piazza San Giovanni XXIII a Caorle, Giuseppe Pinto, 49 anni, e la barista Sofia Naccari, 19 anni, sono stati coinvolti in una scena «da film» al termine della quale è stato arrestato il 39enne, Claudio Bevilacqua. L’uomo a quanto pare avrebbe tentato di investire alcune persone con la propria Ford Focus, rovesciatasi su un fianco di fronte a una pizzeria, dopo aver danneggiato alcuni portaombrelloni.

L'episodio è stato preceduto da una lite violentissima che ha visto protagonisti Bevilacqua e altre otto persone che cercavano di calmarlo e allontanarlo dal locale. Giuseppe Pinto è rimasto leggermente ferito nel tentativo di bloccare e allontanare Bevilacqua prima che questi si lanciasse a tutta velocità con la sua auto. Sofia Naccari, invece, è rimasta illesa. In tutto sono rimaste ferite cinque persone. Giallo sull'utilizzo, nel corso della lite, di un coltello.

Le indagini sono state affidate ai carabinieri di Caorle, in collaborazione con i militari del nucleo operativo e radiomobile di Portogruaro. Claudio Bevilacqua è finito in carcere a Pordenone con varie accuse: tentato omicidio, danneggiamenti, lesioni aggravate, minacce, guida sotto l'effetto di alcol e stupefacenti. È nato a Vibo Valentia, capoluogo di provincia calabrese, ma ha cambiato diverse residenze e l’ultima è a Ledro. I carabinieri sono riusciti, pur con fatica, a ricostruire tutto quello che è accaduto.

Bevilacqua era in prova, come pizzaiolo, in un noto ristorante del centro storico di Caorle, (il titolare però ha subito precisato di non averlo più tra le maestranze). Pare fosse già conosciuto per i modi poco gentili, in paese. Per i carabinieri Bevilacqua stava arrecando fastidio ai clienti e alle bariste, tra cui la giovanissima Naccari. È stato invitato non disturbare, ma continuava a essere molesto.

I tentativi di calmare Claudio Bevilacqua però sono stati inutili. Il rapporto dei militari parla apertamente di cinque persone ferite: una di loro con un coltello del calabrese, posto sotto sequestro. Poi il pizzaiolo si è posto al volante della sua Focus, e si è lanciato contro la pasticceria Luciana, che si torva dall'altra parte della strada, in via Pompei. Ha colpito in pieno un giardino, rompendo il motore. Poi, perdendo molto olio, si è lanciato a tutta velocità contro il bar. Nel 2008 aveva ha dato in escandescenza all'interno del Grand Hotel Riva, a Riva, scagliando una tazza contro il titolare dell'albergo e ferendolo al volto.













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