Senza tetto, a Trento le associazioni si mobilitano per l’autunno: “Tabita” raccoglie vestiti e cibo
Nel magazzino in Corso Tre Novembre i volontari preparano dalle coperte ai sacchi a pelo
TRENTO. L'inverno s'avvicina, tra poche settimane tornerà chi si è spostato nelle valli per la vendemmia e la raccolta delle mele e Trento – come tutte le città – tornerà a conoscere più forte il problema dei senza tetto.
Ma i volontari sono già attivi per non farsi trovare impreparati: come nel caso di “Tabita”, un'associazione che fa riferimento alla Chiesa Avventista dalla quale provengono alcuni dei volontari e che ha sede in Corso 3 Novembre al civico 120.
In questi giorni l’associazione ha già iniziato la raccolta di materiale: vestiario, scarpe, scarponi, zaini, ombrelli, giacche impermeabili, valigie, sacchi a pelo, coperte, ma anche vecchi cellulari, contenitori in plastica con coperchio e cibo a lunga conservazione.
Il progetto per l’inverno 2021-’22, ce lo illustra Alex: "Abbiamo iniziato la nostra collaborazione con la rete delle associazioni che operano tra i senza tetto, lo scorso inverno con “Vengo da te”, progetto che si è concluso a primavera. Noi raccogliamo il materiale e lo mettiamo a disposizione delle associazioni, alcune delle quali hanno le chiavi e per necessità possono accedere in modo indipendente al magazzino. Altro materiale lo distribuiamo direttamente, parte lo portiamo al Punto d’Incontro. Se resta qualcosa lo mandiamo in Romania, ma l'obiettivo è quello di aiutare i poveri trentini”.
Com'è la situazione attuale dei senza tetto ? “Il numero è ancora contenuto dopo la punta di un'ottantina di presenze registrata prima dell’inizio della stagione della raccolta. A gennaio erano circa 35, mentre adesso la presenza è per lo più maschile anche se ci sono 4 donne”.
Perchè “Tabita” ? “E’ un personaggio della Bibbia che faceva tanta carità, la traduzione del nome vorrebbe dire gazzella, dopo la sua morte e Pietro resuscitò. Raffigura la rinascita, il riscatto che dev’essere comunque l'obiettivo dei senza tetto che vogliono cambiare vita”. Quando scendete in strada? “Alla sera dalle 20 in poi. Le altre associazioni si alternano in modo da coprire tutta la settimana. Noi ci siamo sempre sia per rispondere all'emergenza che per aiutare chi seguiamo direttamente. In macchina ho materiale di prima necessità e se non dovesse bastare si torna in magazzino”. Avete un servizio particolare? “Potrebbe essere quello del cambio delle coperte almeno una volta a settimana, che laviamo e riconsegniamo”. Se qualcuno vi vuole contattare? “Il numero è sempre lo stesso sia per donare che per ricevere: 351-2437734. La sede è aperta su appuntamento tranne il sabato che è il nostro giorno di riposo. E’ importante che quanto ci portano sia in buone condizioni e pulito. I volontari lo controllano e lo separano in modo tale che sia pronto per arrivare alle persone in stato di necessità”. “Tabita” è un progetto operativo, ma è anche la sintesi di un concetto che Alex ripete: "Volontario e volentieri”, per essere a disposizione del prossimo con lo stesso amore che si ha per se stessi.