Sedie in spalla, l’azione creAttiva

Da Trento Nord alla Regione trasportando le «opere» di una mostra curiosa e allegra


di Katja Casagranda


di Katja Casagranda

Nella sonnacchiosa mattinata di Trento ieri non è passata inosservata l’originale performance degli studenti dell’Istituto d’Arte con gli studenti di terza, quarta e quinta del liceo Vittoria, coreutico Bonporti di Trento e Depero di Rovereto.

Un centinaio di ragazzi hanno raggiunto a piedi dalla sede dell’Istituto Vittoria in via Zambra, sedie in spalla, Palazzo della Ragione dove si stava allestendo la mostra “Il Trentino creAttivo” con opere rappresentative create dagli stessi studenti.

Le sedie trasportate sono quelle che gli studenti realizzarono per il concorso che celebrava il centocinquantesimo della Repubblica in occasione dell’iniziativa “La scuola in tavola: L’Unità d’Italia nel piatto e nel bicchiere”. Alla spicciolata gli studenti con sedie appresso hanno dunque camminato lungo via Brennero per poi raggiungere Piazza Dante sotto lo sguardo stupito di passanti ed automobilisti, graziati dalla splendida mattinata di sole.

“La performance è stata pensata con varie finalità-spiega la professoressa Maria Vincenza Mariggò dell’Istituto delle Arti Vittoria- il significato simbolico è racchiuso nel titolo dell’iniziativa “Una sedia per camminare” e vuole vedere l’atto del cammino come un augurio per il cammino verso il futuro dei ragazzi. Poi l’idea vuole portare la scuola fuori dalle aule e aprire la città sulle tante iniziative dell’Istituto, i numerosi talenti che vengono coltivati e che creano opere che purtroppo non trovano riflettori. Non ultimo vorremmo sensibilizzare sulle tante attività che si svolgono nell’Istituto quando si vede prolificare di corsi su corsi pur proponendo noi percorsi di studio e attività che possono essere delle occasioni che magari non riescono a farsi conoscere”.

All’interno dello spazio nell’edificio della Regione ci sono le opere dei vari corsi di studio degli Istituti di Trento e Rovereto, con sculture, opere in legno, ceramica, disegni, materiale fotografico anche di modellini di design, oreficeria e poi materiale multimediale con riprese di spettacoli di danza o di audiovisivi e non ultimi alcuni armadietti dipinti che solitamente stanno a ridosso dei corridoi della scuola ad uso degli studenti. “La mostra è stata realizzata in pochissimi giorni-racconta Gianluca Pasquali docente di laboratorio del dipartimento design del legno- allestita in due approfittando dello spazio trovato in Regione. Le opere sono tutte degli studenti dei tre licei e qui rimarranno solo le dieci sedie d’autore, ossia sedie che raffigurano quadri d’autore.

Le altre, quelle della performance in movimento invece tornano a scuola.” Solo una settimana è possibile ammirare quanta creatività e quanto talento anima i giovani studenti, ma ci si augura che ci sia la possibilità di allungare il tempo dell’installazione di artisti che sebbene siano animati da un voto scolastico producono opere che non sfigurerebbero accanto a pezzi d’arte, magari quotati all’asta perché ridondanti di un nome di moda, così come oggetti di design che magari se griffati in negozio verrebbero venduti a suon di euro.

Intanto ieri i ragazzi hanno sicuramente richiamato la curiosità di una città troppo spesso invasa solo da noia e qualunquismo, regalando una gioiosa nota di colore e calore con astuta mossa di promozione.

Alla domanda se avessero preferito farsi la strada in autobus i ragazzi ridono: davvero divertiti ed entusiasti della loro «impresa» artistica.

E si capisce che la passeggiata è stata un allegro diversivo per una giornata di scuola diversa dalle altre.

Unici preoccupati i ragazzi di quinta a cui l’uscita è stata ridotta il solo tempo di aver presenziato per l’onore di arrogarsi la paternità di tanto talento.













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