Scuola: in Trentino boom degli istituti tecnici, giù i licei
Primi dati parziali sulle iscrizioni: con la crisi i ragazzi pensano al posto di lavoro
TRENTO. Brillano gli istituti tecnici, faticano i licei. I primi dati parziali relativi alle iscrizioni alle scuole superiori trentine per l'anno scolastico 2011/2012 indicano questa tendenza. Volano l'Iti Buonarroti di Trento e il Don Milani di Rovereto, dopo il crollo dello scorso anno si riprende il Battisti. Leggero calo di immatricolazioni, invece, ai licei Galilei di Trento e Rosmini di Rovereto. Le iscrizioni degli studenti di terza media alle scuole superiori si sono concluse il 15 febbraio e nei giorni scorsi sono arrivate agli istituti. Non tutte, a dire il vero, sono state ancora consegnate anche a causa di ritardi nei servizi postali e i numeri ufficiali, comunicati dall'assessorato all'istruzione, non si avranno prima del 28 febbraio. I dati forniti dai presidi sono quindi parziali, ma delineano già una situazione piuttosto chiara e definita. L'effetto a lungo termine della riforma Dalmaso sembra premiare gli istituti tecnici, che attirano più studenti rispetto ai licei. Ma entriamo nel dettaglio guardando i risultati ottenuti dalle singole scuole. L'Iti Buonarroti di Trento è passato dai 179 iscritti del 2010/2011 ai 243 per il prossimo anno scolastico, segnando quasi un +30%. Un dato sorprendente anche alla luce della "perdita" del liceo scientifico tecnologico, che è diventato liceo delle scienze applicate nel percorso dei licei scientifici. Nessuna sofferenza, insomma, come conferma l'exploit del Don Milani di Rovereto con un importante + 40% di immatricolazioni, passando da 72 a 120 studenti. Positivi anche i risultati ottenuti dall'istituto Battisti di Trento. L'anno scorso era stato uno dei più colpiti dalla riforma Dalmaso, che aveva cancellato gli istituti professionali statali, e aveva registrato un vero e proprio crollo di iscritti. Quest'anno c'è stata una ripresa confortante, passando da 38 a 60 matricole (+35%). Restando in tema di tecnici, è stabile il Fontana di Rovereto con 138 iscritti per l'anno scolastico 2011/2012 rispetto ai precedenti 137. Numeri pressoché invariati anche al Marie Curie di Pergine Valsugana che si assesta sulle 150 matricole. Se gli istituti tecnici fanno segnare tutti il segno "più", lo stesso non si può dire per i licei. La cosiddetta liceo-mania, durata anni, sembra essere finita. Allo scientifico Galilei di Trento, ad esempio, c'è stato un calo del 6%, passando da 250 a 236 iscritti. Una notizia che non turba il preside Flavio Dalvit, anzi. Anche 236 domande sono troppe per gli spazi della scuola e qualche richiesta non potrà essere accettata. Le aule scarseggiano e si sta pensando all'idea di una succursale, ma l'ipotesi non convince per le difficoltà organizzative ad essa legate. Leggero calo del 7 per cento anche al Rosmini di Rovereto, mentre nella città della Quercia incrementano il numero di studenti le Filzi (+20%). A Trento dati positivi per il Da Vinci con 260 immatricolati (+8,5%). «Credo che avremo una sezione in più rispetto all'anno in corso. Siamo contenti perché mantenere certi standard è importante», afferma il dirigente scolastico Alberto Tomasi. Anche al liceo classico Prati le iscrizioni sono state motivo di soddisfazione: gli iscritti del 2010, che erano stati 93, sono stati superati del 20 per cento, arrivando a 118 matricole. Numeri confortanti anche al Russell di Cles: per l'anno scolastico in corso gli iscritti erano stati 229, in vista del prossimo hanno toccato quota 252, facendo registrare un +9%, con aumenti per tutti gli indirizzi attivati (scienze umane, scientifico, classico e linguistico). Infine, la formazione professionale pare confermare il trend positivo degli ultimi anni, anche se non ci sono ancora i dati ufficiali. Come spesso è accaduto negli ultimi tempi, infine, l'Arcivescovile ha fatto registrare il "tutto esaurito" anche per il prossimo anno scolastico sia per la sede di Trento che per quella di Rovereto.
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