Scoprire il Bondone con le sette aree della Rete di riserve 

Nuovi dépliant con dieci sentieri dalla città ai siti naturalistici A piedi si può raggiungere la Val Gola e perfino Campiglio



TRENTO. Riserve, biotipi e aree ecologiche sono entrare in rete grazie al progetto Life+TEN che ha favorito l’attivazione delle reti per uno strumento di gestione attivato volontariamente “ dal basso”. Lo spunto arriva dalla legge provinciale 11 del 23 maggio 2007 che delegava alle amministrazioni locali la gestione delle aree “Natura 2000” che si trovano all’interno dei loro confini. Si parte da un piano di gestione nel quale ogni rete individua specifiche azioni funzionali alla tutela di habitat e specie secondo lo sviluppo sostenibile locale. Sei le aree che fanno parte della rete ecologica polivalente; Alto Noce, Fiume Sarca, Valle del Chiese, Alpi Ledrensi, Monte Bondone e Val di Fassa. In tutto sono 178 mila ettari tutelati pari a circa il 33% dell’intero territorio provinciale con 57 habitat di interesse comunitario, 5 specie prioritarie e oltre 3700 quelle censite nelle aree protette. E’ invece composta da sette aree la rete delle Riserve del Monte Bondone: Torbiera delle Viote, Burrone di Ravina e Riserva Val Gola, Tre Cime Monte Bondone, Stagni della Vela-Soprasasso, Prà dall’Albi-Cei, laghi ed abisso di Lamar e i Laghi di Terlago; quattro le riserve locali: Valle Scanderlotti, Prada, Palù e Casotte.

Particolarità della Rete delle Riserve Bondone è quella che riporta anche dieci diversi sentieri che permettono di raggiungere a piedi le aree precedentemente elencate anche partendo dalla città. Si tratta di Sentieri Sat che in certi casi ripropongono antiche vie passate in disuso. Curiosa la possibilità che partendo dalla Vela (Segnavia Sat 627) sia possibile raggiungere con adeguata preparazione e più giorni di cammino, Madonna di Campiglio. Mentre il Burrone di Ravina e Riserva Val Gola si trova in un ambiente selvaggio praticamente inaccessibile, ma il sito è di interesse nazionale oltreché provinciale sia per la presenza che per l’essere zona di riproduzione, di specie di animali in via d’estinzione e conserva importanti relitti glaciali. La raccomandazione è quella di valutare con dovuta attenzione le indicazioni contenute nei dépliant illustrativi che non sono delle carte escursionistiche e quindi hanno unicamente la funzione di offrire degli spunti. Le Riserve Bondone interessano 1100 ettari di aree protette. Nata nel 2008 sulla base di un accordo tra Comune e Provincia è stata poi ampliata ai comuni di Cimone, Garniga, Terlago, Villa Lagarina, le comunità della Valle dei Laghi e della Vallagarina ed alle Asuc di Sopramonte e Castellano ed al Consorzio Comuni Bim Adige. (d.p.)













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