Scoppia il caso luminarie: vecchie e piccole 

Niente deroga per la ruota (i giostrai sono contrari): girerà solo 20 giorni. Stanchina: «Lavoro per spostarla alle Albere»



TRENTO. Quando è stato detto che le luminarie per le feste di Natale a Trento sarebbero state curate dalla ditta che illumina anche la Tour Eiffel, in città si era diffuso un sentimento misto tra speranza e curiosità. Così quando sono state montate e poi accese, mezza città si è messa con il naso all’insù per vedere che effetto facevano le nuove luci. E la delusione è stata cocente. In molti hanno notato come fossero troppo piccole rispetto alle strade in cui erano state collocate. Un vero e proprio fazzoletto luminoso al centro di spazi larghi e ampi, con un conseguenze effetto di pochezza. Lo stesso assessore al turismo Roberto Stanchina, che pure ha seguito la gara che è stata vinta dalla Blanchere Italia, riconosce che c’è qualcosa che non va: «Per le luminarie ci sono pareri contrastanti. Però è il primo anno che cerchiamo di fare cose nuove e probabilmente abbiamo bisogno di rimetterci attorno a un tavolo per studiare meglio la questione. È stata fatta la gara, ma mi pare che bisogna riprendere in mano tutto».

Se lo stesso assessore non sembra particolarmente affascinato dalle luminarie, che ricordiamolo sono importanti come biglietto da visita di una città che sotto Natale si riempie di turisti, ci sono esperti come l’architetto Michelangelo Lupo che usano toni ancora più tranchant: «Dipende molto dalle vie. Ci sono strade in cui la grandezza è anche adeguata, ma nelle vie più larghe, come via Belenzani, ma anche in altre più strette, in cui le luci sembrano proprio troppo piccole. Non sono proporzionate. E questo per parlare solo delle dimensioni. Poi c’è un discorso estetico. Diciamo, usando un eufemismo, che queste luci non sono molto innovative. Quando abbiamo saputo che sarebbero state curate dalla ditta che si occupa anche della tour Eiffel avevamo sperato in qualcosa di moderno, invece l’effetto è decisamente datato».

Walter Botto, storico esercente del centro città, guarda al bicchiere mezzo pieno: «A me le luminarie on dispiacciono, e comunque già è stato un grande risultato averle visto che non c’è più il Consorzio Trento Iniziative che se ne occupa. Noi operatori e commercianti ci siamo tassati e poi l’Apt ha fatto la sua parte». Il Comune di Trento si può consolare, luminarie a parte, con il colpaccio della grande ruota sottratta a Bolzano, ed allestita sul listone di piazza Dante, che verrà messa in funzione dal 7 al 28 dicembre. «Mi piange il cuore - confessa l’assessore al turismo Stanchina - non poterla utilizzare di più. Ma dobbiamo attenerci al regolamento sugli spettacoli viaggianti, che non prevede proroghe al limite massimo di 20 giorni di permanenza. Potremo fare un’eccezione, ma sentendo le associazioni di categoria, giostrai e circensi, che hanno fatto sapere di non gradire. Per questo sto lavorando per spostarla per altri 20 giorni al parco delle Albere, in accordo con il direttore del Muse Lanzinger. Lì potremo allestirla dal 30 dicembre, e il tutto è a spese della ditta, la Rides Solutions di Bergantino (Rovigo). Si tratta di 15 mila per montarla e altrettanti per smontarla».

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