Scontro fra autobus e treno: scatta la maxi esercitazione 

Incidente ferroviario. A Mezzocorona spettacolare e realistica manovra della protezione civile per testare attrezzature e procedure. Al lavoro sedici corpi dei vigili del fuoco e la Croce rossa


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mezzocorona. A Mezzocorona, sui binari della Trento-Malé, un autobus si è appena scontrato con il treno. Un’autocisterna è stata tamponata e sta rilasciando del materiale pericoloso. In un pulmino ci sono tanti feriti e alcuni sono molto gravi: anche da lontano si sentono le loro grida. Parte la richiesta di soccorso: una sessantina di pompieri accorrono a sirene spiegate da tutta la Rotaliana, dall’Altopiano della Paganella e dalla bassa val di Non. Arrivano i permanenti da Trento, la Croce rossa, gli psicologi del popolo e le unità cinofile. Se questo scenario fosse vero, staremmo descrivendo forse l’incidente più grave della storia recente del Trentino. Per fortuna è solo il racconto di una maxi esercitazione, per quanto realistica e spettacolare, organizzata ieri dai vigili del fuoco del distretto di Mezzolombardo.

Un’occasione di confronto

In totale sono 16 corpi che provengono da contesti territoriali anche molto diversi fra di loro. Simulare un intervento di questo tipo non è ovviamente un gioco e non solo per il dispiego di mezzi e attrezzature: «È l’occasione migliore per formarci e per essere pronti in situazioni che potrebbero accadere davvero – spiega l’ispettore Flavio Clementel – Il convegno è importante non solo per la preparazione tecnica, ma anche perché permette lo scambio di idee e il confronto sulle varie tecniche utilizzate per risolvere le situazioni di pericolo». Così si riesce a creare uno spirito di gruppo, nel coordinamento di tutte le fasi del soccorso. Ogni manovra è seguita dall’ispettore e dagli altri responsabili del distretto, mentre i fotografi della Protezione civile documentano il tutto. Fra due settimane ci sarà un briefing che servirà sostanzialmente a fare il punto della situazione: per capire cosa è andato bene e cosa si potrebbe fare ancora meglio.

Un fiore all’occhiello

Anche perché lo scenario simulato è uno dei peggiori possibili: pure la pioggia battente fa la sua parte per complicare ogni cosa. I primi interventi riguardano i mezzi lontani dal passaggio a livello, in attesa che Trentino trasporti tolga la corrente elettrica sulla linea. I vigili del fuoco usano le pinze idrauliche su una delle auto, dove un uomo si lamenta per il dolore. Un nucleo specializzato si veste con le protezioni per mettere in sicurezza la cisterna con il materiale pericoloso. Nell’autobus vengono fatti scendere le persone autonome, mentre la Croce rossa soccorre i feriti più gravi. «A volte ci dimentichiamo di ringraziare i nostri vigili del fuoco per quello che fanno», dice il sindaco di Mezzocorona, Mattia Hauser. Maurizio Fugatti, presidente della Provincia con anche la delega alla protezione civile, commenta che «questo è il fiore all’occhiello della nostra autonomia: quando vediamo che il mondo del volontariato si mette a disposizione per le nostre comunità e le nostre popolazioni».

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