Scontri al convegno, la Cgil: la sicurezza è anche per chi protesta, non proprietà di un assessore
Piovono critiche su Bisesti: "Un membro della giunta deve avere un grandissimo senso di responsabilità, il ruolo non può essere interpretato come una provocazione"
TRENTO. «I servizi di ordine pubblico sono a garanzia di tutti i cittadini, anche a garanzia di chi protesta. È quello che, a differenza del passato, non è successo ieri in Provincia. La pubblica sicurezza, a tutela di tutti, non può diventare un servizio di sicurezza privata di un assessore». Lo scrivono in una nota Franco Ianeselli, Andrea Grosselli e Manuela Faggioni Sella della Cgil del Trentino, in merito a quanto avvenuto ieri sera nella sede del governo provinciale, quando ci sono stati momenti di tensione tra manifestanti contrari al convegno sul genere organizzato dagli assessori Mirko Bisesti e Stefania Segnana e le forze dell'ordine.
Gli esponenti del sindacato criticano anche l'uscita dell'assessore Bisesti, scortato dalla polizia: «Un ruolo, quello di assessore, che in una comunità autonoma come la nostra dovrebbe associarsi a maggior ragione ad un grandissimo senso di responsabilità, e non essere interpretato come una provocazione. Siamo molto colpiti da quanto avvenuto ieri sera. Una conferenza pubblica al palazzo della Provincia trasformata in un fatto privato».
«L'abolizione dei corsi contro le discriminazioni di genere giustificata con il ricorso a teorie pseudoscientifiche, senza alcuna possibilità di contradditorio. La carica della polizia contro chi protestava o semplicemente chiedeva di poter assistere al dibattito. Di tutto questo, a Provincia e Questura, chiederemo conto», si legge ancora nella nota della Cgil.